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Si è chiusa con un ottimo bilancio l’attività dell’Area Piemonte posta all’interno di Terra Madre Salone del Gusto 2024: tra il 26 e il 30 settembre sono stati oltre 4.000 i visitatori che hanno presenziato agli appuntamenti e alle degustazioni inserite nel calendario coordinato dalla Direzione Agricoltura e cibo della Regione in collaborazione con Visit Piemonte.
I 41 eventi proposti hanno visto protagonisti oltre 60 prodotti Dop, Igp, Sqn e Pat, abbinati a circa 20 vini doc e docg, oltre al Brachetto d’Acqui “Vitigno dell’anno 2024” per la Regione Piemonte e 4 birre artigianali del Consorzio BOP (Birra Origine Piemonte).
A chiudere l’attività dell’Area è stato il passaggio del ministro dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste Francesco Lollobrigida, accolto dal presidente Alberto Cirio e dall’assessore Paolo Bongioanni insieme al vicepresidente Elena Chiorino e all’assessore Maurizio Marrone.
“Il Piemonte è leader in Italia per la qualità agroalimentare che ha saputo valorizzare da sempre - ha dichiarato Lollobrigida - Un mio inarrivabile predecessore di quasi due secoli fa, il conte Cavour, si dichiarava 'politico per professione, agricoltore per vocazione'. Da ministro e poi da capo del Governo seppe sviluppare una produzione che garantisse valore e anche sviluppo economico. Ebbe l’intuizione di preservare la qualità e aprire all’innovazione. Dobbiamo imparare da questa lungimiranza per affrontare le sfide che ci attendono. L'Italia deve essere all'avanguardia e pensare che non basta dare cibo a tutti, ma buon cibo a tutti, come anche sottolineato nel corso del confronto avuto al G7 Agricoltura di Siracusa, appena concluso. È necessario investire responsabilmente in un'agricoltura e in sistemi alimentari in grado di fornire cibo sicuro, accessibile, nutriente e di qualità per tutti".
“Si chiude una settimana che ha visto il cibo e il nostro patrimonio agroalimentare al centro del dibattito pubblico. Le parole chiave che hanno accompagnato il G7 di Siracusa sono le stesse di Terra Madre: dobbiamo offrire un prodotto buono, sano, giusto. Nessuno nella filiera di produzione dovrà essere stato sfruttato nella dignità”, hanno sottolineato Cirio e Bongioanni, aggiungendo che “Terra Madre Salone del Gusto si è confermato essere il più importante appuntamento internazionale dedicato al mondo del cibo e, ancora una volta, ha acceso i riflettori sulla migliore produzione agroalimentare del mondo. Siamo orgogliosi di continuare a ospitare questo straordinario appuntamento che ha visto ancora una volta protagonista il nostro territorio con i suoi tanti prodotti di eccellenza enogastronomica. La manifestazione internazionale dedicata al cibo buono, pulito e giusto per tutte e tutti e alle politiche alimentari è stata anche occasione per riflettere sulle numerose opportunità professionali del comparto, tra i fondamentali della nostra regione, avendo un’attenzione particolare a soluzioni e iniziative pubbliche mirate a rispondere alle problematiche attuali e con l’intento di valorizzare chi opera nel settore agroalimentare”.
Cosa è successo nell’Area Piemonte
Tre i filoni che hanno guidato il programma dell’Area Piemonte: la scoperta dei prodotti di qualità certificata, il territorio visto attraverso le Agenzie turistiche locali e i Distretti del cibo e gli incontri rivolti soprattutto agli addetti ai lavori. A fare da filo conduttore l’eccellenza locale, l’importanza di incentivare la filiera corta per permettere ai consumatori di ottenere cibo accessibile e di qualità garantita, i programmi a sostegno dell’agricoltura biologica e le politiche regionali per lo sviluppo Rurale 2023-2027 a favore delle aziende e di tutto il settore agroalimentare.
Sono inoltre state proposte degustazioni di carne bovina piemontese a cura dei Consorzi Coalvi, “La Granda” e Carni Piemonte, e assaggi guidati nelle aree gestite dall’Associazione dell’Organizzazione dei Produttori Ortofrutticoli del Piemonte e dai rappresentanti del progetto europeo LOST, dedicato alla sostenibilità e promozione delle piccole denominazioni casearie. L’allestimento floreale è stato a cura dell’Associazione Asproflor Piemonte.
Ci si è anche potuto divertire con il PAC game, il gioco da tavolo dedicato ai più giovani per imparare, divertendosi, cosa significano lo Sviluppo rurale e la Politica agricola comune.
L’allestimento floreale è stato curato da Asproflor Piemonte.
Tra i vari appuntamenti si ricordano:
* la presentazione di La Transumanza: un docufilm per raccontare il ritorno a casa, che sarà trasmesso su Rai3 venerdì 4 ottobre 2024 alle ore 16 e sarà poi disponibile su RaiPlay e che come protagonisti le oltre 300 famiglie di malgari con circa 70.000 bovini di razza Piemontese che all’inizio dell’estate salgono in alpeggio;
* il progetto La Filiera corta del Piemonte, opportunità che porta benefici tanto ai produttori e agli allevatori, perché permette una retribuzione più equa, quanto ai consumatori finali, poiché la riduzione dei passaggi che portano il cibo sulla nostra tavola diminuisce sensibilmente anche i costi che vanno a moltiplicarsi nei passaggi intermedi (Leggi l'articolo e guarda il video)
* Il Biologico in Piemonte: strategie regionali per lo sviluppo, durante il quale sono state illustrate le strategie in corso e i programmi futuri della Regione Piemonte a sostegno dell’agricoltura biologica, con particolare attenzione alle mense scolastiche biologiche ed alle opportunità che possono avere le scuole per accedere a finanziamenti locali e ministeriali e a incentivi formativi volti a offrire ai più giovani un’alimentazione sempre più all’insegna della salute e del biologico.
L’Area “Nutrire le città”
“Nutrire le città” è stato un palcoscenico unico dedicato alle città e alle politiche locali del cibo, in cui si sono scambiate esperienze e soluzioni creative, illustrati i percorsi e i progetti delle città italiane e internazionali, discusso del futuro delle politiche del cibo e sul ruolo delle città nella transizione ecologica.
La Regione Piemonte, tra i co-organizzatori dei numerosi incontri, ha voluto essere presente sia con la propria testimonianza diretta di quanto sta attuando in tema di politiche locali del cibo, sia sostenendo la presenza di best practice territoriali legate alla lotta allo spreco alimentare, a forme alternative di commercio che mettano sempre più in contatto produttori locali e consumatori, a progettualità in campo educativo e a processi e pratiche di governance multilivello.