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Primo incontro pubblico, il 5 dicembre nell’aula magna del Palazzo di Giustizia di Torino, sul progetto "Uffici di Prossimità", rivolto ai Comuni e alle Unioni di Comuni interessati alla manifestazione di interesse bandita dalla Regione Piemonte per candidarsi ad ospitarne uno. A disposizione ci sono circa 3,3 milioni di euro fino al 2023.
La filosofia è quella di fare del Comune un luogo di prima accoglienza, di ascolto, di orientamento e supporto per i soggetti più fragili e di collegamento diretto con gli uffici giudiziari competenti. Si potrà a titolo esemplificativo: orientare e informare gli utenti sugli istituti di protezione giuridica (tutele, curatele, amministrazioni di sostegno), anche attraverso la distribuzione di materiale informativo; distribuire la modulistica adottata dagli uffici giudiziari di riferimento; dare supporto alla predisposizione degli atti che le parti (e gli ausiliari del giudice) possono redigere senza l’ausilio di un legale; inviare atti telematici agli uffici giudiziari; fornire consulenza sugli istituti di protezione giuridica.
L’attivazione di questi uffici consente infatti di delocalizzare alcune attività prima eseguibili esclusivamente presso gli uffici giudiziari e di integrare la rete dei servizi a tutela specialmente delle fasce deboli. Dal punto di vista del sistema giudiziario sono degli sportelli decentrati dell’ufficio giudiziario, che, grazie al personale comunale, permettono ai cittadini di avere un riferimento vicino al luogo dove vivono e di usufruire di un servizio completo di orientamento e di consulenza.
“Si tratta di un progetto di grande interesse - ha dichiarato il vicepresidente e assessore agli Enti locali della Regione, Fabio Carosso - e sono felice di sapere che ci sono molti Comuni interessati. Evitare lo spopolamento dei paesi, soprattutto, nelle Terre Alte, è una nostra priorità, perché solo così si cura e si conserva il territorio. È quindi importante mantenere o creare nuovi servizi come questi, che non costringano chi abita in un piccolo paese a fare tanti chilometri per pratiche che oggi, grazie alla telematica, possono essere sbrigate tramite computer”.
Attualmente in Piemonte sono attivi 3 Uffici di Prossimità: presso l’Unione dei Comuni di Moncalieri-Trofarello-La Loggia, a Pinerolo e a Susa.
La riforma della geografia giudiziaria ha consentito una razionalizzazione delle risorse del sistema giustizia, ma ha contemporaneamente ridotto la presenza di uffici sul territorio, acuendo, peraltro, la pressione su quelli che sono stati mantenuti. Per assicurare comunque una “giustizia di prossimità” il Ministero ha finanziato, grazie anche all’utilizzo del Fondo sociale europeo (Fse) e dal Fondo europeo di Sviluppo regionale (Fesr), un progetto complesso, diretto soprattutto alle “fasce deboli”, alla cui costruzione la Regione Piemonte sta lavorando insieme alla Liguria e alla Toscana.