Fondi europei 2021-2027:  la Regione inizia il percorso per la programmazione

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Fondi e progetti europei

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Parte la campagna della Regione Piemonte sulla nuova programmazione dei fondi europei 2021-2027. Il primo momento di preparazione e confronto si è tenuto il 13 novembre presso l’Environment Park di Torino ed è stato fortemente voluto dal presidente della Regione, Alberto Cirio, per avviare un percorso di concertazione e di condivisione operativa su una delle tematiche strategiche per il futuro del Piemonte.

“A più di un anno dall’avvio della nuova programmazione ci siamo già attivati per affrontare questa partita fondamentale - ha sottolineato il presidente nel suo intervento - La discussione a Bruxelles inizierà nella primavera del 2020 e il Piemonte sarà pronto, per la prima volta, a incidere sulle scelte dell’Europa senza doverle subire a posteriori. Per il nuovo settennato 2021-2027 la nostra Regione ha a disposizione complessivamente tre miliardi di euro. È una cifra enorme e dobbiamo fare in modo di usarla per ciò di cui il territorio ha davvero bisogno. Per questo andremo in tutte le province per incontrare il mondo delle istituzioni e delle categorie sociali e produttive. Costruiremo insieme una  proposta da presentare all’Europa cucita su misura sulle esigenze del Piemonte”.

 

Il presidente Cirio ha quindi presentato il percorso con il quale la Regione punta ad arrivare pronta a maggio 2020: fino alla fine di febbraio si svolgeranno gli incontri sul territorio, quattro in programma nella provincia di Torino e uno in ogni altro capoluogo, a marzo la Regione elaborerà il proprio documento, in aprile verranno raccolte le osservazioni esito degli incontri nelle province e a maggio verrà ultimata la proposta da presentare in Europa. “Saremo molto rigorosi sui tempi e chiederemo a tutti concretezza - ha puntualizzato - Con Bruxelles bisogna essere seri: i fondi hanno un’impostazione che dobbiamo rispettare, ma i parametri sono talmente ampi che, se saremo bravi, riusciremo a inserire ciò che ci serve. Con le risorse dello Stato e della Regione noi possiamo garantire il funzionamento della macchina nell’ordinaria amministrazione, ma non abbiamo fiato per fare politiche di programmazione. Per questo è fondamentale saper usare bene i fondi europei, unica grande risorsa per garantire al Piemonte sviluppo economico e posti di lavoro”.

Gli interventi degli assessori

Il vicepresidente della Regione Fabio Carosso e gli assessori Chiara Caucino (Politiche sociali), Matteo Marnati (Ambiente, Innovazione e Ricerca), Vittoria Poggio (Cultura, Turismo, Commercio), Marco Protopapa (Agricoltura) e Andrea Tronzano (Attività produttive) hanno puntualizzato le tematiche sulle quali hanno intenzione di basare la nuova programmazione.

Particolare risalto hanno dedicato alla piena valorizzazione dell’occupazione femminile, al contrasto delle forme di discriminazione e alla povertà, al raccordo delle politiche sociali con il lavoro e la formazione in una logica di rete, al consolidamento di forme di imprenditorialità capaci di favorire modelli di sperimentazione tra pubblico e privato, all’incremento delle potenzialità della cultura e del turismo come veicoli di coesione e sviluppo sociale e territoriale finanziare soprattutto interventi già dotati di una progettazione esecutiva, alla valorizzazione della montagna dal punto di vista del turismo estivo ed invernale e da quello delle aziende agricole. E ancora: allargare la platea delle imprese che entrano nel circuito di accesso ai fondi migliorando la cultura dell’innovazione, sviluppo della “green economy”, fornire certezze agli imprenditori accorciando la distanza tra loro e le istituzioni ed ascoltando le loro proposte, dare impulso alla logistica e alle infrastrutture, coinvolgere le aziende che fanno fatica a sopravvivere e crescere perché manca la dimensione umana, agire sul capitale umano facendo ritornare l’artigianato ad essere uno sbocco occupazionale che produce reddito, aumentare il numero dei giovani che sviluppano l’imprenditoria agricola, rafforzare il tessuto socio-economico delle aree rurali, produrre cibi sani e sicuri.

Gli interventi della Commissione Europea

A caratterizzare la mattinata anche gli interventi di Jan Dzieciolowski e Francesco de Rose, della Direzione Generale per la Politica Regionale e Urbana della Commissione Europea, e Marianna D’Angelo, del Coordinamento nazionale del Fondo sociale europeo per l’Anpal, che hanno posto l’accento sull’importanza della capacità amministrativa per cambiare il tessuto produttivo di un territorio, che occorre aiutare le imprese nella capacità di innovare, che sarà fondamentale sarà rendere la politica economica più verde inserendo quindi elementi di sostenibilità, di efficienza energetica, di utilizzo delle tecnologie a basso impatto ambientale. Hanno inoltre parlato della necessità di incrementare il numero dei giovani che fanno apprendistato nelle imprese quando sono ancora a scuola per poi essere assunti, in quanto la politica europea è un processo di cambiamento del territorio per la transizione verso i mestieri del futuro.

 

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