Fondi aumentati per l’agricoltura di montagna

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L’assessore allo Sviluppo della Montagna, Alberto Valmaggia, replica alle affermazioni di Coldiretti, che ha accusato la Regione di tradire l’agricoltura di montagna: “Numeri alla mano, in questi anni c’è stata una particolare attenzione agli operatori rurali delle terre alte, che hanno ricevuto contributi più elevati rispetto al passato. Al primo stanziamento necessario per l’apertura urgente dell’iter della Campagna 2019, nei prossimi mesi, seguiranno altri atti utili per reperire le risorse mancanti”.

I criteri del bando del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 riguardante la concessione dell’indennità compensativa agli agricoltori delle zone montane relativo al 2019 assegna un primo stanziamento di 7.275.000 euro. L’obiettivo è coprire, in tutto o in parte, i costi aggiuntivi sostenuti e i mancati guadagni dovuti ai vincoli e ai problemi legati alle produzioni nelle zone in cui le attività sono insediate. “Ulteriori risorse - anticipa Valmaggia - saranno rese disponibili sia utilizzando le economie dei bandi precedenti, sia destinando risorse derivanti da altre misure dello stesso Psr”.

L’assessore fa anche notare che rispetto alla programmazione 2007-2013, che ha visto pervenire una media di 4.500 domande annue (per circa 6,6 milioni di euro annui), con la programmazione 2014-2020 si ricevono in media 6.122 richieste l’anno (per circa 11,4 milioni di euro annui).

Le modifiche delle regole stabilite dall’Unione Europea hanno esteso, quasi raddoppiandola, la platea dei beneficiari, includendo ad esempio anche gli agricoltori in pensione, precedentemente esclusi. Inoltre, i premi per ogni beneficiario sono passati da un massimo di 5.200 euro a 13.700 euro, così come è variata la superficie massima a premio, aumentata da 40 a 100 ettari. Il nuovo quadro europeo ha portato quindi maggiori risorse per gli agricoltori: il totale dei 7 anni della passata programmazione 2007-2013 ha visto impegni per 46,7 milioni di euro; ad oggi, le campagne relative agli anni 2014-2019 ammontano a 68,5 milioni. “Si tratta di un importo non ancora sufficiente a coprire tutte le domande - riconosce Valmaggia - ma al momento già superiore di quasi 22 milioni rispetto alla tornata precedente. Tutto ciò a dimostrazione della sensibilità e delle politiche per la montagna della Giunta Chiamparino”.

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