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Le persone che nel corso della loro vita lavorativa sono venute a contatto con l’amianto potranno preaderire volontariamente al programma gratuito di sorveglianza sanitaria.
Possibile utilizzare in autonomia la piattaforma regionale Salute Piemonte oppure rivolgersi alle farmacie aderenti e, in alcuni casi specifici, al proprio medico di medicina generale.
La sorveglianza sanitaria prevede l’effettuazione di un insieme di procedure finalizzate alla tutela della salute dei soggetti che in passato sono stati esposti professionalmente all’amianto e sarà perfezionata tramite la valutazione dell’esposizione, l’iscrizione nell’Elenco regionale ex esposti ad amianto e l’esecuzione di controlli sanitari periodici con diversi livelli di approfondimento.
L’attività può avere un ruolo importante per effettuare una diagnosi delle principali patologie neoplastiche e non neoplastiche correlate all'amianto non precedentemente identificate in soggetti asintomatici. Per l’asbestosi è possibile, attraverso la sorveglianza sanitaria, giungere ad una diagnosi della malattia, permettendo l'adozione di provvedimenti di prevenzione terziaria, utili a limitare un aggravamento della funzionalità respiratoria dovuto ad altre cause sia professionali (es. esposizione ad altre polveri minerali) che extraprofessionali (es. fumo di tabacco).
Per quanto riguarda l’utilizzo di tecniche di diagnosi precoce delle patologie neoplastiche, per il mesotelioma pleurico la valenza è legata prevalentemente all’ambito di ricerca, costituendo un fondamentale strumento per ottimizzare il risultato di nuove tecniche terapeutiche basate su approcci multidisciplinari, in fase di sperimentazione. Al contrario, per il tumore del polmone vi sono indicazioni di letteratura che lo screening con TC torace a basse dosi in soggetti asintomatici possa ridurre la mortalità, soprattutto tra i soggetti forti fumatori.
L’attività di sorveglianza sanitaria sarà offerta dagli S.Pre.S.A.L. delle Asl piemontesi con il supporto sia dell’A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino, tramite le strutture del Centro Regionale di Prevenzione Tumori (CRPT Piemonte), e della Medicina del Lavoro U - Rischio occupazionale ospedaliero, sia di altre strutture sanitarie regionali, mediante accordi e convenzioni con gli S.Pre.S.A.L. che si occupano della presa in carico dei soggetti.