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Al termine di un nuovo incontro sul caso exEmbraco avuto in Prefettura a Torino con il sottosegretario allo Sviluppo economico, il sindaco di Torino, i sindaci del territorio, le organizzazioni sindacali, il curatore fallimentare, Whirlpool e Invitalia, il presidente della Regione Piemonte ha dichiarato, lui che segue la vicenda ormai da due anni, che è inammissibile che solo oggi, per la prima volta, si siano trovati seduti alla stesso tavolo in modo chiaro tutti i soggetti toccati da questa situazione.
Per questo motivo comprende perfettamente la frustrazione e la rabbia dei lavoratori, che si sentono presi in giro dall’azienda ma anche dalle istituzioni, e crede che sia fondamentale scoprire le carte in modo chiaro. Ha pertanto chiesto a Invitalia una data certa a settembre per indicare se esiste un piano di salvataggio. Se non ci fosse, ha rivendicato la necessità di saperlo e il bisogno di verità, perché si deve essere coscienti delle 400 famiglie che avranno bisogno di aiuto.
Garantito che la Regione non lascerà solo nessuno, il presidente ha chiesto al Governo di fare lo stesso, attivando immediatamente tutti gli ammortizzatori sociali possibili e sollecitando Invitalia ad assumere una posizione chiara, ed a Whirlpool, che di questa situazione è responsabile avendo trasferito la produzione in un altro Paese, di fare la propria parte potenziando il fondo per la reindustrializzazione, che ha a disposizione in questo momento 9 milioni di euro. Risorse che non ripagheranno del danno, ma che almeno potranno essere un supporto in più per il rilancio dello stabilimento o per dare respiro a centinaia di lavoratori e alle loro famiglie.
Dal canto suo, l’assessore regionale al Lavoro e alla Formazione professionale ha assicurato la massima attenzione per la vicenda e si è resa disponibile a fornire tutto il supporto necessario ai lavoratori per quanto riguarda la formazione. Ha inoltre garantito il massimo sostegno nel seguire tutti i passaggi tecnici necessari per ottenere gli ammortizzatori sociali.
Momenti di tensione si sono registrati davanti alla Prefettura di Torino, in quanto l’esito della riunione ha deluso i lavoratori, esasperati da una situazione che si protrae ormai da anni.
Su richiesta della sottosegretaria sarà attivato un tavolo permanente sulla vicenda Embraco ed un primo incontro è già fissato per metà settembre.Tra le priorità c'è anche quella di definire legalmente il perimetro dell'azienda, in modo che un imprenditore interessato possa sapere che cosa ha di fronte. L'intenzione è di prendere in considerazione qualunque richiesta degli imprenditori locali.