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Due direttive riguardanti la formazione professionale per il periodo 2019-2021 sono state approvate il 6 maggio dalla Giunta regionale.
Lavoratori occupati
Uno stanziamento di 9,9 milioni, provenienti dal Fondo sociale europeo, consentirà di sostenere la formazione continua dei lavoratori occupati.
Si ricorrerà all’utilizzo di voucher a domanda individuale, destinati cioè a singoli lavoratori che di propria iniziativa intendano aggiornarsi, qualificarsi o riqualificarsi per acquisire nuove competenze, oppure a domanda aziendale, per la partecipazione di dipendenti a specifici percorsi formativi, che coprono fino al 70% del costo complessivo.
Le attività, della durata compresa tra un minimo di 16 e un massimo di 200 ore, saranno realizzate dalle agenzie formative accreditate che risponderanno all’avviso, in fase di predisposizione da parte di Regione Piemonte e Città metropolitana di Torino, per la costituzione del catalogo regionale dell’offerta formativa.
Mobilità transnazionale
Ammontano invece a 3,5 milioni di euro, anche in questo caso provenienti dal Fondo sociale europeo, le risorse per promuovere la mobilità internazionale.
Viene offerta, in particolare ai giovani, la partecipazione a tirocini e percorsi formativi all’estero, con l’obiettivo di incrementare le competenze, le opportunità professionali e la conoscenza delle lingue straniere. Le attività prevedono, nello specifico, tirocini all’estero per giovani e adulti disponibili sul mercato del lavoro, percorsi formativi transnazionali per giovani tra i 15 e i 29 anni, visite di studio. Per la prima volta viene finanziata una misura sperimentale che prevede esperienze di tirocinio all’estero per giovani tra i 18 e i 35 anni a seguito della manifestazione d’interesse da parte di aziende piemontesi alla loro assunzione a conclusione del periodo di mobilità internazionale.
L’assessora regionale al Lavoro e Formazione ricorda che questi interventi si inseriscono in una più ampia strategia di contrasto alla disoccupazione giovanile e al rinforzo delle competenze e dell’occupabilità dei giovani. Con il precedente bando di mobilità transazionale la Regione ha finanziato 91 tirocini che tra marzo 2016 e settembre 2018 hanno coinvolto più di 760 giovani disoccupati. La maggioranza dei partecipanti ha definito l’esperienza molto utile, soprattutto ad acquisire competenze comunicative e relazionali, oltre che professionali, organizzative e linguistiche, con risvolti positivi sulla possibilità di trovare lavoro.
Le attività saranno realizzate da agenzie formative e soggetti accreditati per i servizi al lavoro in possesso dei requisiti che risponderanno ad appositi bandi, in fase di predisposizione da parte della Direzione regionale Coesione sociale.