Danni alluvione: le risposte del ministro De Micheli alle richieste del Piemonte

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Ambiente e Territorio

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Il ministro alle Infrastrutture e Trasporti, Paola De Micheli, è stata in Piemonte il 9 dicembre su invito del presidente della Regione, Alberto Cirio, per visitare le aree colpite dall’alluvione delle scorse settimane e incontrare i sindaci e le istituzioni del territorio.

Cirio e l’assessore regionale ai Trasporti e alle Opere pubbliche, Marco Gabusi, hanno accolto il ministro nella sede della Provincia di Alessandria, per poi accompagnarla nella Provincia di Asti e nel Municipio di Alba. Le immagini della visita

In ogni appuntamento il presidente ha sottoposto al ministro tre precise richieste: ”Lo Stato deve garantire la copertura al 100% degli interventi di somma urgenza già effettuati, mentre per quelli derivanti dall’alluvione di novembre si è fermi al 40%; occorre semplificare le procedure per consentire ai sindaci di disporre la pulizia di rii e torrenti senza rischiare denunce penali; estendere al Piemonte l’accordo di programma straordinario previsto per la Liguria e poter così intervenire in maniera strutturale su entrambi i versanti dell’Appennino. Ricordo anche che la Regione ha emesso un’ordinanza in deroga per lo smaltimento dei rifiuti in quanto le Province non hanno il personale per farlo anche se è di loro competenza”. Il ministro ha risposto che la proposta di semplificare le procedure per la pulizia degli alvei dei fiumi sarà presto esaminata dai ministeri competenti, che scegliendo le priorità più urgenti si potrà progettare un piano pluriennale di interventi contro il dissesto idrogeologico anche per il Piemonte, e che le spese di somma urgenza già sostenute dagli enti locali avverrà al 100% man mano che la Regione invierà le schede tecniche. "Sono soddisfatto dell'impegno - ha commentato Cirio - ma sarò tranquillo quando vedrò stanziate il 100% delle risorse".

Per quanto riguarda le strade, De Micheli ha comunicato che dei 660 milioni stanziati nella legge di bilancio per le provinciali ne saranno assegnati al Piemonte 55, di cui 7,5 alla Provincia di Alessandria, 4,4 a quella di Asti e 11,5 a quella di Cuneo. Inoltre, ha ricordato di aver già firmato ed è in fase di registrazione il decreto che trasferisce mille chilometri di strade provinciali piemontesi all'Anas.

Ad Alba il presidente Cirio ha anche chiesto delucidazioni sulla conclusione dei lavori dell’Asti-Cuneo: “I cantieri non si sono attivati entro l’estate, come promesso. Il territorio non merita una situazione del genere, non è rispettoso. Noi sosterremo la soluzione più rapida e concreta”. Su questo argomento il ministro ha annunciato che nel pomeriggio era prevista alla riunione del pre-Cipe un'informativa sull'Asti-Cuneo riguardante la decisione definitiva sul progetto, che risolverà i problemi ancora aperti e che hanno fino a questo momento impedito l'apertura del cantiere.

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