La Corte dei Conti parifica il rendiconto 2019 della Regione, prima volta senza eccezioni

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La Corte dei Conti ha parificato per la prima volta senza eccezioni il rendiconto generale 2019 della Regione Piemonte.

Una decisione accolta con grande soddisfazione dal presidente della Regione, che, ringraziata la Giunta e gli uffici, ha messo in evidenza come questo giudizio, il primo che interviene sull’operato della Giunta da lui guidata da metà anno, riconosce l’impegno nella prosecuzione del risanamento del disavanzo: nel 2019, periodo comunque difficile dal punto di vista economico, si è ridotto di oltre 300 milioni, attestandosi sui 6 miliardi e 228 milioni.; non si sono fatti altri debiti, ed è stata pagata una parte di quelli ereditati dalla precedente Amministrazione. Un rigore che si intende perseguire anche se si deve fare più fatica, in quanto non si vuole usare la scusa del Covid per tornare alle pratiche dannose del passato.

Altri aspetti positivi che il presidente ha voluto sottolineare sono il pagamento dei fornitori in otto giorni contro i 28 dell’anno prima, la riduzione del 40% delle partecipazioni in società che rappresentavano solo un costo e non sono più utili, le considerazioni della Corte sui trasporti e sul personale, e che verranno attuate le raccomandazioni riguardanti Finpiemonte, in quanto il nuovo consiglio di amministrazione vanta le professionalità necessarie per affrontare con successo le tematiche relative ai crediti e agli immobili, l’apertura dell’ospedale di Verduno, l’impegno per concludere il nuovo grattacielo della Regione, per il quale si sta mettendo a punto il nuovo cronoprogramma, l’avvio con Cassa Depositi e Prestiti di un fondo immobiliare che prevederà la messa a reddito dei beni della Regione, e non più la vendita precedentemente prevista in quanto tale operazione non è conveniente nel periodo attuale.

Per quanto riguarda la gestione dei fondi europei, il presidente ha dichiarato che il giudizio della Corte dei Conti testimonia che la gestione ereditata non è stata efficiente per capacità di spesa, che la sua Giunta cercherà di chiudere al meglio la programmazione attuale 2014-2020, non particolarmente vivace nel complesso, mentre con quella 2021-2027 si migliorerà l’impatto sul territorio.

Soddisfatto anche l’assessore al Bilancio, secondo il quale continuare a diminuire il disavanzo, addirittura in modo superiore a quanto richiesto, vuol dire scaricare le generazioni future di un grave fardello. Inoltre, pone l’accento sul fatto che sono state mantenute le promesse su spending review, regolamento di contabilità, controllo di gestione e legge di stabilità, e garantisce che si continuerà a lavorare con abnegazione per raggiungere gli obiettivi fissati dalla Corte.

Con il giudizio di parifica la Corte ha certificato che le entrate complessive nel 2019 sono state di 13,6 miliardi, di cui 9,7 di natura tributaria, e le spese complessive di 13,7 miliardi. Il risultato della gestione riferito alla sola competenza è positivo per oltre 274 milioni e in miglioramento sugli anni precedenti, mentre il risultato di amministrazione complessivo è negativo con un disavanzo di oltre 6,2 miliardi, ma comunque migliorato con il recupero di oltre 300 milioni. La sanità, con 8 miliardi, incide per oltre il 70% della spesa complessiva.

L’Assessore alla Sanità si è dal canto suo soffermato sul fatto che il settore rappresenta il 72,87% della spesa regionale, per un importo complessivo di circa 8,883 miliardi di euro, e si è dichiarato soddisfatto della collaborazione che si è instaurata tra la Regione e gli uffici della Corte dei Conti, dalla quale sono derivati i risultati positivi ottenuti. Ha quindi rimarcato che sulla spesa corrente si registra un deficit strutturale con bisogni crescenti e risorse stabili, elemento che la Giunta regionale ha evidenziato, con forte preoccupazione, fin dal primo giorno del suo insediamento e sul quale sono state fornite precise indicazioni alle Aziende sanitarie regionali, chiedendo ai Direttori generali di essere particolarmente rigorosi e di aumentare l’efficienza.

Rispetto alle previsioni di uno sforamento di 450 milioni, è stato ottenuto un notevole miglioramento grazie ad un’efficace azione di monitoraggio e di controllo. Sul fronte degli investimenti, è stata trovata una situazione di stallo che la Giunta ha sbloccato sia per quanto riguarda Torino (Parco della Salute) che Novara (Città della Salute e della Scienza), le cui gare stanno procedendo speditamente. È stato finalmente aperto Verduno; per gli altri ospedali, si è voluto verificare, come nel caso di Moncalieri, che il sito individuato fosse idoneo, a breve riprenderanno i lavori a Nizza Monferrato, per il VCO si è in fase di valutazione, per Saluzzo si pensa ad un nuovo ospedale, così come per Ivrea, Vercelli, Cuneo e Alessandria. La Regione è consapevole che molte strutture sono vetuste e lavora per un rinnovamento, con investimenti sulle nuove tecnologie e sulle apparecchiature.

L’Assessore ha voluto anche rilevare che nell’erogazione dei Lea (livelli essenziali di assistenza) il Piemonte è sempre tra le Regioni migliori e lavora per mantenere questo standard elevato, e che per le liste d’attesa, problema accentuato dall’emergenza Covid-19, la Giunta ha chiesto ed ottenuto un finanziamento di 35 milioni dal Governo, che presto darà i suoi frutti con una possibilità di riduzione delle liste sul territorio piemontese.