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L’assessore regionale ai Diritti, Roberto Rosso, affiderà all’Agenzia Piemonte Lavoro l’incarico di un’analisi approfondita dell’applicazione della legge n.68/99 sull’occupazione obbligatoria di persone con disabilità, in modo da verificare i risultati finora ottenuti prima nel settore pubblico, poi in quello privato.
La decisione è stata comunicata nel corso di un primo confronto sull'applicazione in Piemonte della normativa nazionale e regionale contro le discriminazioni, con particolare riferimento al settore del lavoro, che Rosso, insieme all’assessore al Lavoro, Elena Chiorino, ha avuto il 31 luglio a Torino con i rappresentanti di alcune delle associazioni, federazioni e coordinamenti delle persone con disabilità attive in Piemonte. Erano presenti gli esponenti di FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità), FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), CPD (Consulta per le Persone in Difficoltà) e ANGLAT (Associazione Nazionale Guida Legislazioni Handicappati Trasporti). Guarda le immagini
“La rimozione delle cause di discriminazione è uno dei compiti che la legge regionale n.5 del 2016 affida a questo assessorato - ha evdenziato Rosso - e per fare questo il rapporto con le associazioni è strategico, anche per avviare delle iniziative che siano davvero utili. Anche gli enti pubblici non applicano la legge sul collocamento obbligatorio. Da una prima stima ci sono almeno 3000 mancate coperture, cioè persone che avrebbero diritto a un lavoro e non ce l’hanno”.
L’assessore ha anche parlato della possibilità di introdurre nuove norme, da quelle che consentano l’assunzione anche nelle categorie superiori del pubblico impiego alla messa a disposizione delle persone con disabilità visive o uditive di strumentazioni tecnologiche che permettano loro di non essere impiegati sono come centralinisti o fisioterapisti.
L’assessore Chiorino ha dal canto suo dichiarato che “occorre puntare con forza sulla doppia formazione: da un lato nei confronti delle persone con disabilità, per superare gli ostacoli e favorire l'accesso al mondo del lavoro, dall'altro dei formatori stessi. Sono anche consapevole della carenza di insegnanti di sostegno e mi adopererò per colmare questa lacuna".