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- Protezione civile
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Cerimonia di chiusura a Vercelli per l’Operazione Luto 2020-21, attiva da ottobre dello scorso anno in diversi Comuni del Piemonte occidentale colpiti dall’alluvione, che ha visto intervenire fianco a fianco il 32° Reggimento Genio Guastatori della Brigata Alpina Taurinense, il Coordinamento regionale del Volontariato di Protezione civile e l’Associazione Nazionale Alpini per le attività di mitigazione del “rischio residuo”.
L’operazione denominata “Luto”, ovvero “Fango”, partì dal territorio delle valli cuneesi, che nella fase iniziale erano quelle maggiormente colpite, passando al Vercellese, al Novarese, al Biellese, alla Valsesia e alla Valsessera, al Cusio-Omegnese, fino ad arrivare in Ossola. Militari e volontari Ana hanno ripulito e messo in sicurezza tutti gli alvei, risolvendo le problematiche che si erano andate a sommare nel tempo.
Nella sede del Presidio territoriale di Vercelli erano presenti l’assessore alla Protezione Civile della Regione Piemonte Marco Gabusi, Prefetti, presidenti di Provincia, sindaci dei 15 centri colpiti, Guastatori dell’Esercito e volontari dell’Ana.
L’assessore Gabusi ha sottolineato l’importanza della collaborazione dei 55 soldati dell’Esercito e dei 50 volontari dell’ANA, che, con oltre 40 mezzi d’opera, hanno lavorato intensamente per tre mesi movimentando complessivamente 24mila metri cubi di detriti e legname: “Protezione Civile ed Esercito hanno unito le forze per portare un aiuto straordinario alle popolazioni e ai territori colpiti dalle alluvioni. Le operazioni congiunte come ‘Luto’ offrono un’efficacia straordinaria, non raggiungibile separatamente dalle singole realtà di soccorso. Per la prima volta in Italia siamo passati dall’esercitazione agli interventi reali condivisi sul campo: un tassello importante nel miglioramento del sistema di soccorso in Piemonte”.