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Il presidente Alberto Cirio ha inviato al presidente del Consiglio Giuseppe Conte una lettera per chiedere che sia consentito lo spostamento per un ricongiungimento familiare nel raggio di una vallata alpina o appenninica e all’interno di omogenee aree geografiche del Piemonte nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno.
“Si tratta - sottolinea Cirio - non solo di una esigenza di giustizia e buonsenso per un territorio che ha quasi il 90% dei propri Comuni di piccole dimensioni demografiche, ma anche di tutela della fragilità dei nostri anziani di fronte al peso della solitudine”.
Nella nota, firmata anche dal vicepresidente della Regione con delega agli Enti locali Fabio Carosso e dai rappresentanti delle principali associazioni degli Enti locali piemontesi (Anci, Anpci, Uncem, Upi e Ali), Cirio fa presente “quanto sia grande il sentimento di scoramento che numerosissimi cittadini stanno vivendo, e mi stanno dimostrando, relativamente alle misure restrittive previste per le prossime festività. È spontaneo, infatti, il metro di paragone con le grandi città: uno spostamento da Roma nord a Roma sud è di circa 20 km, ed è così per tutte le grandi città d’Italia. In molte aree piemontesi, invece, l’arco di 20 km ricomprende una vera e propria costellazione di Comuni. E chi vive nei piccoli Comuni non riesce a comprendere perché sia impossibile spostarsi di pochi chilometri per raggiungere i propri cari”.