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Per i lavoratori della Mahle di Saluzzo e La Loggia non ci saranno licenziamenti ma ricorso alla cassa integrazione.
A stabilirlo è l'accordo raggiunto il 30 gennaio a Roma, presso la sede del ministero per lo Sviluppo economico, al termine di una riunione alla quale hanno partecipato il sottosegretario Alessandra Todde, l’assessore regionale al Lavoro, Elena Chiorino, le parti sociali, una delegazione del Comune di Saluzzo, esponenti italiani e tedeschi dell’azienda.
La multinazionale che produce componentistica per il settore automotive, in particolare per i motori diesel, ha infatti accettato di ritirare il licenziamento di 452 lavoratori, 209 a Saluzzo e 243 a La Loggia, annunciato nello scorso novembre. Verrà attivata invece una cassa integrazione per cessazione e reindustrializzazione, che verrà affiancata da una forte azione della Regione Piemonte, che metterà in campo tutte le politiche attive a disposizione ed eventuali incentivi alle imprese che si proporranno per rilevare i due siti.
“La Regione - ha sottolineato il presidente Alberto Cirio - aveva assunto una posizione chiara nell’ultimo incontro con i rappresentanti dei lavoratori: non avremmo accettato nessun licenziamento, e così è stato. Un risultato importante, che adesso ci dà il tempo e gli ammortizzatori per gestire la situazione e approfondire le strade per dare un futuro ai due stabilimenti di Saluzzo e La Loggia e a tutti i lavoratori”.
Soddisfazione è stata espressa dall’assessore Chiorino che, dall’inizio di questa vicenda, con la necessaria discrezione ma con estrema efficacia, aveva imbastito un fitto dialogo con tutte le parti in causa per giungere alla migliore soluzione possibile: “Ora si apre un percorso nuovo, grazie alla buona volontà di tutti, dalle parti sociali all’azienda, che si è resa disponibile a tornare sui propri passi considerando un’ipotesi alternativa al licenziamento collettivo, scelta che apprezziamo e auspicavamo”. Chiorino assicura che “l’Assessorato al Lavoro si metterà già da subito a totale disposizione sia per tutte le attività di supporto ai lavoratori, con la messa in campo di tutte le politiche attive a disposizione e della formazione adeguata, sia a supporto della reindustrializzazione dei siti di Saluzzo e La Loggia, con misure e strumenti che possano favorirne il processo, agevolando eventuali nuovi investitori. Saremo presenti su tutti i tavoli”.