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La Regione Piemonte ha deciso di spostare al 31 maggio la scadenza per richiedere il “Bonus pendolari”.
“Questo rimborso - spiega l’assessore ai Trasporti, Marco Gabusi - va richiesto direttamente in biglietteria, operazione che non può evidentemente essere fatta in queste settimane alla luce dei divieti di spostamento previsti dall’emergenza Coronavirus. Abbiamo perciò deciso di sospendere le richieste e spostarne la scadenza. Al momento, in accordo con Trenitalia, abbiamo fissato per il 31 maggio i termini del bonus annuale, ipotizzando per tale data la ripresa delle normali attività. Se malauguratamente ciò non dovesse avvenire, riconsidereremo anche tale data”.
Allo stesso modo è stato temporaneamente rimandato anche il bonus previsto sotto formula di sconto per gli abbonamenti mensili validi per i mesi di marzo, aprile e maggio 2020, che in questo periodo non vengono evidentemente acquistati. “Per queste tipologie attendiamo le misure che verranno prese a livello nazionale e che troveranno successiva applicazione a livello regionale - precisa Gabusi - Naturalmente, anche questo bonus potrà essere recuperato non appena avremo indicazioni sulla tempistica. Ragionevolmente potremo aspettarci lo studio di una nuova pianificazione nel mese di maggio con erogazioni degli sconti a partire dai mesi di settembre/ottobre”.
Per gli abbonamenti acquistati per il mese di marzo e non completamente utilizzati la Regione è in attesa delle decisioni coordinate a livello nazionale rispetto ai rimborsi per i servizi ferroviario e su gomma. “Chiediamo agli utenti - fa presente Gabusi - di conservare tutte le ricevute di acquisto degli abbonamenti non interamente fruiti durante il periodo dell'emergenza sanitari, poiché saranno necessarie al momento della richiesta del Bonus. Come indicato anche nel decreto Cura Italia, l’impegno delle istituzioni è di garantire la tutela di tutti. Le risorse economiche ci sono e sono già impegnate: come Regione Piemonte poniamo piena attenzione affinché vengano utilizzate come previsto, nella tutela dei diritti dei numerosi pendolari che hanno scelto la rete di trasporto pubblico”.