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Il Piemonte interviene a difesa della legge sull’attuazione dell’autonomia differenziata nelle Regioni a statuto ordinario e intende sostenerne la costituzionalità.
La Giunta regionale ha approvato la delibera che autorizza la costituzione in giudizio dinnanzi alla Corte Costituzionale a seguito dei ricorsi presentati dalle Regioni Puglia e Sardegna con richiesta della declaratoria di illegittimità costituzionale dell’intera legge 26 giugno 2024 n.86.
“Una decisione condivisa da tutti gli esponenti della Giunta - precisa l’assessore all’Autonomia differenziata Enrico Bussalino - Ci costituiamo per sostenere la costituzionalità della legge approvata dal decreto Calderoli e nel cui solco si posiziona la legge approvata dal Consiglio regionale del Piemonte. La norma offre l’opportunità al Piemonte e alle Regioni a statuto ordinario di richiedere, su propria iniziativa, l’attuazione di forme di autonomia su una o più materie, nel rispetto dei principi costituzionali. L'Autonomia permetterà quindi di migliorare i processi amministrativi e snellire gli iter burocratici che spesso rappresentano un ostacolo per cittadini e imprese”.
La Giunta ha inoltre incaricato un avvocato costituzionalista con pluriennale esperienza in materia di contenziosi fra Stato e Regioni, che con l’Avvocatura regionale rappresenterà la Regione Piemonte in giudizio. Per un’azione di difesa più efficace si coordineranno con la Presidenza del Consiglio dei Ministri e con le Regioni Lombardia e Veneto, enti interessati ad intervenire nei giudizi di costituzionalità della legge.