In attività l’open hub vaccinale del Valentino

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Foto Agenzia Ansa

E’ iniziata il 4 giugno l’attività dell’open hub vaccinale allestito in una parte dell’ospedale temporaneo Valentino di Torino.

All’apertura delle somministrazioni non ha voluto mancare il presidente della Regione Alberto Cirio, accompagnato dall’assessore alla Protezione civile Marco Gabusi.

"Questa iniziativa - ha dichiarato - rappresenta in pieno la filosofia che la Regione ha voluto adottare nella strategia della vaccinazione: portare i vaccini alle persone e non le persone ai vaccini. Ci serviva una struttura come questa, che ci consentisse settimanalmente con flessibilità di andare a piegare il vaccino alle esigenze delle persone. Lo abbiamo fatto con uno strumento che permette a tutti i cittadini dal lunedì al mercoledì di prenotarsi per il fine settimana. E permette a noi di gestire le nostre priorità secondo le esigenze del momento".

"La campagna vaccinale del Piemonte - ha poi ricordato Cirio - mette in campo oltre 250 hub sul territorio, e ieri siamo stati la prima Regione d'Italia a partire con le vaccinazioni nelle aziende, e la settimana prossima partiamo con le farmacie, che sono circa 500".

 

L’open night vaccinale sarà replicata

Sta suscitando grande entusiasmo e sarà replicata anche nel resto del Piemonte l’open night del vaccino per i giovani di domani sera all'hub Reale Mutua di Torino, con sforamento autorizzato del coprifuoco fino alle 3,30 del mattino,

"C'è un grande spirito di emulazione - ha rivelato Cirio - Sta contagiando positivamente tutte le province: ho già segnalazioni da Novara, da Alba, da Vercelli. I giovani si stanno dimostrando pronti a vivere questo momento con entusiasmo. C'è davvero tanta voglia di ripartire insieme".

Allo studio una maggiore adesione dei 60enni

Il presidente ha anche annunciato che sul fronte delle vaccinazioni il Piemonte intende concentrarsi sulla fascia dei sessantenni, che hanno data scarsa adesione alla campagna vaccinale: “Dalla prossima settimana il Valentino riserverà le prenotazioni del lunedì a questa fascia di età, aprendo alle altre il martedì e mercoledì. Abbiamo dato come priorità gli over60 ma le adesioni non sono state così numerose, per cui ho dato disposizioni perché si ragioni su un metodo per richiamare all'importanza del vaccino tutti gli over60. In Piemonte sono 130.000 gli appartenenti alla fascia 60-69 che non hanno ancora aderito alla campagna. Sono convinto che non siano persone che non vogliono vaccinarsi, anche se ce ne saranno alcune. Credo che con uno strumento di contatto e semplificazione che stiamo mettendo in piedi riusciremo a colmare questo divario".

Sanitari non vaccinati

In precedenza, ospite su Radio Capital, Cirio si era soffermato sul caso dei 20.000 operatori sanitari piemontesi che non si sono ancora vaccinati: “Non penso sia giusto imporre l'obbligo vaccinale a tutti, ma la vaccinazione per chi svolge una professione sanitaria è obbligatoria ed è sacrosanto che lo sia. Queste persone verranno prima segnalate, poi spostate verso altre mansioni, ultima ratio la sospensione. Se poi uno non vuole vaccinarsi e non accetta lo spostamento verso altre mansioni, non restano alternative al licenziamento".

 

 

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