Attività estrattive: il piano regionale potrà essere approvato per stralci

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L’assessore alle Attività produttive Andrea Tronzano ha accolto con soddisfazione l’approvazione in Consiglio regionale della legge che modifica la n.23 del 2016 offrendo la possibilità che il Piano delle attività estrattive venga applicato per stralci successivi: “Il settore consta di oltre 300 aziende presenti su tutto il territorio e dà lavoro a oltre 200.000 addetti. Poter disporre di una programmazione di ampio respiro, da qui a dieci anni, non è una sicurezza solo per chi vi opera, ma va anche a protezione degli interessi della Regione sotto tutti i punti di vista, compresi quelli della tutela e della salvaguardia del territorio”.

Il Piano è uno strumento di programmazione territoriale per il settore estrattivo che non ha precedenti in Piemonte e permetterà agli operatori del settore di avere chiarezza rispetto agli sviluppi futuri delle attività e, conseguentemente, di programmare investimenti importanti sul fronte dell'innovazione tecnologica, della transizione ecologica e del recupero naturalistico.

Il settore estrattivo si suddivide in tre comparti: il primo dedicato agli aggregati per le costruzioni e le infrastrutture (sabbia non silicea, ghiaia, pietrisco); il secondo alle pietre ornamentali, cioè materiali utilizzati nelle costruzioni per rivestimenti e pavimentazioni di interni e di esterni, oltre che per finalità ornamentali e artistiche; il terzo ai “materiali industriali”, in cui rientrano quelli estratti per l’uso in campo industriale, come nei casi laterizi, argille espanse e cemento.

Grazie agli approfondimenti svolti, per il primo e il terzo comparto il percorso potrà concludersi a breve, mentre per le pietre ornamentali è necessario svolgere ulteriori approfondimenti con l'obiettivo di salvaguardare il principio dell'equilibrio fra tutela del territorio, attività estrattiva e mercato di riferimento, già sancito dalla legge in vigore.

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