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- Sanità
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Oltre 30.000 persone tra i 18 e gli 80 anni residenti in 80 Comuni piemontesi e sorteggiate in maniera casuale nei prossimi giorni riceveranno a casa il questionario GAPS (Gambling Adult Population Survey), che la Regione Piemonte ha commissionato all’Istituto di Fisiologia clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Ifc-Cnr) per comprendere meglio la diffusione del gioco d’azzardo, dei profili di gioco a rischio e problematico, le principali caratteristiche associate al comportamento di gioco. Ci sono infatti tipologie di giocatori molto diversi tra loro, da quelli che giocano raramente piccole cifre a coloro che spendono assiduamente grosse somme di denaro, a quelli che, per altri fattori concomitanti, potrebbero essere più a rischio di sviluppare dipendenza.
Si tratta di un questionario cartaceo, assolutamente anonimo, che garantisce la privacy dei partecipanti e contiene una serie di domande riguardanti le opinioni personali, le conoscenze e i comportamenti adottati nei confronti del gioco. Ai partecipanti è richiesto solamente di compilarlo e rinviarlo, senza alcun costo di spedizione, al Cnr. Le informazioni raccolte andranno a completare il quadro regionale fornito dallo studio ESPAD® sulla popolazione studentesca, che ci dice come tra gli studenti piemontesi si sia già evidenziata una diminuzione della quota di coloro con profilo di gioco problematico (4,6% nel 2017), mentre resta alta quella di giocatori a rischio di sviluppare problematicità (12,5% nel 2017).
Il progetto vuole anche offrire un’analisi dei possibili effetti innescati dalle misure di contenimento dell’offerta attuate, sia a livello regionale, attraverso il “distanziometro”, sia a livello comunale per quanto riguarda le limitazioni temporali al gioco adottate da numerosi Comuni piemontesi. Rappresenta un approfondimento dello studio nazionale IPSAD® e si configura come una tra le iniziative che compongono il Piano integrato delle attività di contrasto, prevenzione, diagnosi e cura del gioco d’azzardo patologico (GAP) adottato dalla Regione.
Il gioco d’azzardo in Piemonte
Nel 2018 sono stati spesi 6,5 miliardi di euro in gioco d’azzardo: poco più di 4,5 miliardi per il gioco in contesti fisici e quasi 2 per quello online.
Sono gli apparecchi (New Slot e VLT) a registrare il primato tra i giochi in contesto fisico: tuttavia se fino al 2017 oltre il 70% del volume di gioco totale era da attribuirsi a questa tipologia di giochi, nel 2018 la percentuale è scesa al 64%.
Il dato dell’ultimo anno è in contrazione (in termini assoluti circa 750 milioni in meno in due anni – dal 2016 al 2018 - introdotti negli apparecchi di gioco) probabilmente anche grazie al forte impegno che la Regione già da anni ha messo in campo su questo tema.
Il Piemonte si è infatti distinto come una tra le Regioni più attive per quanto riguarda l’adozione delle politiche di regolazione dell’offerta. Nella primavera del 2016, la Regione ha infatti approvato la legge n.9/2016 di contrasto al gioco d’azzardo patologico, che prevede l’attivazione di numerose azioni volte a ridurre e prevenire la diffusione delle forme di dipendenza da gioco.
Allegati
- I Comuni_piemontesi aderenti a GAPS
- File pdf - 23.9 KB
- I numero del gioco d'azzardo in Piemonte
- File pdf - 61.3 KB