- Tema
- Regione Utile
Autore
La prima seduta in videoconferenza nella storia del Consiglio regionale ha portato all’approvazione del Documento di economia e finanza regionale 2020-2022) e relativa nota di aggiornamento, della Legge di stabilità 2020 e del bilancio di previsione finanziario 2020-2022.
Nella presentazione effettuata dalla sua abitazione dove si trova in quarantena in quanto positivo asintomatico al Coronavirus, l’assessore Andrea Tronzano ha dichiarato che “questi documenti, frutto della collaborazione tra maggioranza e opposizione di fronte alle terribile emergenza che stiamo vivendo, sono comunque rispondenti agli ideali e alla visione della società della maggioranza. Questo è il nostro primo bilancio politico e rispetta i nostri ideali e il mandato che ci hanno dato gli elettori: attenzione concentrate sulle famiglie, ora penalizzate a scuole chiuse, sui territori, sulle imprese, alla diminuzione delle tasse. Ci sono le prime risposte all’emergenza sanitaria, economica e sociale”.
Il documento pareggia sulla cifra di 19 miliardi, di cui quasi 9 dedicati alla sanità. Fra le altre cose, prevede la costituzione di un fondo dedicato all'emergenza Coronavirus: “Nel Defr collegato ho cambiato completamente il paragrafo dedicato all'economia piemontese - ha puntualizzato l’assessore - Gli scenari economici si prospettano drammatici: uno dei comparti più toccati sarà il turismo, ma anche molti altri, fra cui l'auto, saranno fortemente penalizzati. Per l'economia è impossibile fare previsioni certe, ma la Regione metterà in campo tutte le armi che ha a disposizione”. Un esempio sono i 600 milioni del Piano della Competitività: “Cercheremo di anticiparli il più possibile, sfruttando le deroghe dell’Unione Europea, che probabilmente consentirà agli Stati membri di spendere quanto necessario. Poi con 200 milioni daremo un segnale una tantum per consentire a molte realtà di sopravvivere fino a giugno con una grande iniezione di liquidità. Ancora, ci saranno 56 milioni del fondo di garanzia per favorire il credito alle imprese. Poi abbiamo liberato 110 milioni con la moratoria sui mutui e abbiamo sospeso il bollo auto fino a giugno. Quest'ultima è la principale entrata della Regione, che vale oltre 400 milioni”.
Nella sua illustrazione Tronzano si è soffermato su alcune misure assunte per l’emergenza: “Stiamo iniettando liquidità nel sistema, circa 200 milioni di euro che dovrebbero dare un po’ di respiro a molte realtà fino a giugno, 56 milioni vengono impegnati nel fondo di garanzia, a sostegno del credito alle imprese, la moratoria sui mutui che le aziende hanno contratto con Finpiemonte libera altri 110 milioni. A questo si aggiunge l’attenzione al territorio, attraverso i 14 milioni ai piccoli Comuni per lavori che daranno ossigeno alle imprese locali. E poi i soldi dei canoni idrici alle Province, i 25 milioni risparmiati dai mutui della Regione con il decreto del Governo che andranno alle famiglie per le rette degli asili nido e della materna, all’agricoltura, alle imprese”.
Importante anche la legge di stabilità, che comprende l’esenzione dal bollo auto per 3 anni a chi compra un’auto Euro 6 sostituendone una inquinante e l’esenzione della quota regionale dell’Irap per le imprese che si insediano in Piemonte.
Il presidente Cirio ha registrato con piacere “il grande senso di responsabilità che hanno dimostrato i consiglieri di maggioranza e quelli di opposizione, che per ruolo dovrebbero essere i più critici. C’è una squadra Piemonte. Non c’erano le condizioni per approvare un bilancio straordinario, adesso dobbiamo salvare le vite. Poi ci dedicheremo alle misure economiche, a partire dal Piano della Competitività, che va aggiornato e accelerato”.
Iniziative per il dopo emergenza
L'assessore ha inoltre annunciato che "stiamo iniziando a creare una task force per il dopo Coronavirus. Con noi, ne faranno parte le associazioni di categoria, i sindacati, gli enti locali e altri soggetti che hanno a cuore il Piemonte. L'organismo sarà aperto ai suggerimenti di tutti i consiglieri di maggioranza e opposizione”.
Quanto all'Irap “intendiamo istituire un tavolo: non vogliamo intervenire finché non avremo una visione chiara della situazione. Dovremo valutare chi in questa crisi sta guadagnando di più e chi invece sta perdendo, per modulare le aliquote di conseguenza. E' possibile poi che alcune grandi imprese ora con stabilimenti in Oriente vogliano tornare in Italia, e noi dobbiamo essere pronti, quindi abbiamo previsto uno sgravio per chi voglia insediarsi in Piemonte".