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“L'ambiente non ha colore politico e chiedo a tutti di aiutarci a salvaguardarlo, perché una sua migliore tutela non fa vincere o perdere le elezioni, ma fa vivere meglio": è uno dei passaggi salienti dell’intervento che il presidente Alberto Cirio ha svolto il 15 ottobre durante la seduta aperta del Consiglio regionale sul tema "Ambiente e clima, quali soluzioni per il futuro?"
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Scendendo nel dettaglio, Cirio ha sottolineato che “il Piemonte intende mettere in campo una tutela ambientale intelligente e scevra di ideologie. Questo significa essere consapevoli che ogni scelta ha un impatto sulla vita delle persone, e quindi usare buon senso, che vuol dire non assumere decisioni troppo astratte che non producono effetti concreti ed agire non con i divieti bensì con gli incentivi, con meno obblighi punitivi e più premi per chi adotta buone pratiche. Non va dimenticato che ogni decisione che assumiamo ha ripercussioni sull’ambiente che ci circonda. Sull’ambiente si può anche costruire una economia importante, in termini di opportunità di lavoro e di sviluppo. Tanto più in Piemonte, dove l'enogastronomia e il turismo rappresentano due dei settori principali".
Dopo aver ricordato le principali scelte effettuata in questi primi mesi dalla sua Giunta (disincentivo dell'uso della plastica negli eventi sportivi, richiesta all’Unione Europea di 20 milioni per aumentare le colonnine per l’alimentazione delle auto elettriche e di 10 milioni in più per le imprese che vogliono dotarsi di strumenti per inquinare meno), il presidente ha annunciato la volontà di raggiungere entro la fine della legislatura l’obiettivo europeo del 65% di raccolta differenziata dei rifiuti (oggi il Piemonte è al 50%) e di fare in modo che i parchi siano tutelati ma anche forniti degli strumenti per una valorizzazione economica che ne consenta il sostegno.
A concludere i lavori è stato l’assessore all’Ambiente, Matteo Marnati: “Il Piemonte intende sostenere l’economia circolare e quella verde, approvare una legge per abolire la plastica monouso, adottare un piano antinquinamento anche per il riscaldamento e non solo per il traffico. Sono orgoglioso che la mia Giunta sostenga la Torino-Lione, non solo per lo sviluppo ma anche per il contributo alla riduzione delle emissioni inquinanti prodotte dal trasporto di merci per ferrovia, in linea con gli obiettivi europei”. Altri aspetti da perseguire, secondo l’assessore, sono la gestione dei rifiuti come risorsa, il sostegno ai consorzi che hanno difficoltà nel raggiungere gli obiettivi della raccolta differenziata, la costruzione di nuovi invasi in montagna, l’uso dei fanghi di depurazione per ottenere il cemento. lo sviluppo della piattaforma per l’utilizzo dell’idrogeno per i mezzi di trasporto pubblico, che l’UE è pronta a finanziare: “Abbiamo l'ambizione di diventare uno dei principali poli europei insieme con la Regione dell'Auvergne-Rhone-Alps. Proprio questa mattina il Piemonte si è candidato ufficialmente a Bruxelles nel gruppo di lavoro che studia l'impiego del treno all'idrogeno per il trasporto pubblico. Gli esperti della Commissione europea informalmente ci dicono che questo può sicuramente essere un progetto di successo, sia perché si tratta di un tema trasfrontaliero, sia perché tocca un aspetto cruciale della mobilità nell'ottica di un'economia green". Infine, Marnati si è rivolto ai giovani presenti tra il pubblico: “Non ho sentito a cosa siete pronti a rinunciare: smart-phone, pc, viaggi intercontinentali?”
Al Consiglio aperto hanno preso parte rappresentanti delle istituzioni, del mondo accademico e della società civile, che hanno avanzato suggerimenti per una più oculata strategia di programmazione futura della montagna, senza dimenticare l’agricoltura biologica, la mobilità dolce e il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici. Sono stati anche presentati studi e dati approfonditi sulla crisi ambientale a livello globale e locale.
Nel pomeriggio, con i voti favorevoli della maggioranza, sono stati approvati un ordine del giorno che impegna la Giunta a chiedere lo stato di emergenza climatica globale e a intraprendere tutte le misure locali necessarie, oltre ad appoggiare quelle internazionali, uno sugli interventi per il miglioramento della qualità dell'aria e un altro per l’adozione di un piano di politiche ambientali.