Alle OGR di Torino iniziati i lavori per l’area sanitaria temporanea

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Sanità
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L’Aeronautica militare e l’Unità di Crisi della Regione Piemonte rendono noto che prosegue nei tempi previsti il cantiere per la realizzazione di un’area sanitaria temporanea all’interno del complesso delle ex Officine Grandi Riparazioni di Torino che, in tempi rapidissimi, sarà destinata a pazienti affetti da Coronavirus di lieve e media entità.

“In un momento così grave per il Paese - osserva il commissario per l’emergenza Covid-19 in Piemonte, Vincenzo Coccolo - l’apporto dell’Aeronautica militare ci è di grande aiuto e conforto, anche come segno di unità nazionale. Ringrazio il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, e il capo di Stato Maggiore della Difesa, Enzo Vecciarelli, per averci messo a disposizione le forze migliori del Paese, come abbiamo già avuto modo di appurare negli eventi più drammatici sul territorio nazionale”.

I lavori di allestimento, avviati a seguito dell'intesa sottoscritta lo scorso 4 aprile tra Regione Piemonte, Prefettura e Comune di Torino, Società consortile per azioni O.G.R. - Crt e Fondazione CRT, sono iniziati lunedì 6 e interessano un’area pari a circa 8.900 mq per un primo modulo da 92 posti ripartiti in 4 posti di stabilizzazione in emergenza intensiva, 32 posti di terapia semintensiva e 56 posti di degenza ordinaria.

Il team dell’Aeronautica militare è composto da due ufficiali ingegneri e 12 tra sottufficiali e personale di truppa e specializzato nella realizzazione di impiantistica elettrica aeroportuale ed opererà in stretto coordinamento con l’Unità di Crisi della Regione Piemonte per riuscire attivare la nascente struttura sanitaria nei tempi previsti, alleviando così la pressione sui centri ospedalieri maggiormente interessati dall’emergenza.

 

 

 

 

La necessità dell'area temporanea scaturisce dall’attuale situazione di emergenza sanitaria, in cui l’evoluzione della curva epidemiologica ancorché registri una crescita inferiore, se comparata al periodo di tempo immediatamente precedente, presenta ancora un valore assoluto tendenzialmente in aumento. Inoltre, le previsioni a medio termine non forniscono dati certi tali da consentire di ipotizzare un’uscita dalla situazione emergenziale in tempi brevi, mentre potrebbe anche verificarsi un contagio di ritorno, così come sta avvenendo in diversi Paesi esteri. Su questa situazione di criticità incide, inoltre, in maniera determinante la situazione di aumento di casi di positività nel personale e negli ospiti all’interno delle case di riposo. Occorre dunque alleggerire l’attuale incidenza del carico ospedaliero, all’interno delle terapie intensive, dove si registra un elevatissimo tasso di ricoveri, che dovranno, nella progressione temporale della patologia, trasformarsi in setting di cura più bassi (attività semi intensiva e di ricovero a bassa e media intensità).

I costi, al momento valutati in circa 3 milioni di euro, saranno completamente coperti da Fondazione Compagnia di San Paolo, che ha comunicato la propria disponibilità nell'ambito della Convenzione pluriennale con la Regione Piemonte.

 

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