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Ottimizzare l’intero sistema delle donazioni di sangue, dalla raccolta all’utilizzo in ospedale, è l’obiettivo dell’accordo triennale raggiunto tra Regione Piemonte, Avis, Fidas, Consorzio Amici Banca del Sangue (Cabs) e Croce Rossa Italiana.
“La firma del nuovo accordo - commenta l’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi - rappresenta il suggello di una storica collaborazione con le associazioni dei donatori, che negli anni ha reso il Piemonte un esempio virtuoso di generosità ed organizzazione della Rete trasfusionale. Siamo da sempre una delle prime Regioni in Italia per numero di donazioni, grazie a circa 112.000 donatori, 18 centri trasfusionali e 7 unità di raccolta associative. Una realtà consolidata che anche nel periodo della pandemia, nonostante le difficoltà, ha coperto le necessità degli ospedali piemontesi e aiutato altri territori italiani compensando situazioni di particolare criticità, come nel caso della Sardegna. Un sistema che si regge sulla generosità silenziosa dei donatori volontari”.
Visto che a fronte di un'aumento delle donazioni nel 2021 si sono registrate difficoltà nel reperire personale medico e infermieristico dedicato a questo servizio, destinate ad aumentare, Icardi ha annunciato che “è al vaglio un progetto pilota mirato a coinvolgere medici e infermieri e anche i direttori delle Scuole di specializzazioni e le Università perché promuovano percorsi formativi per medici da dedicare alla Medicina trasfusionale”.