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«Con la piena concordia tra Ordine dei medici e degli infermieri si è ricucito lo strappo consumato tra i professionisti sanitari in occasione del dibattito sugli algoritmi assistenziali»: l’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi ha commentato così l’accordo raggiunto sugli algoritmi clinico-assistenziali infermieristici per il Sistema di Emergenza sanitaria preospedaliera 118 del Piemonte.
«I medici non scenderanno dalle ambulanze - precisa Riboldi - e la competenza degli infermieri verrà, insieme al loro ruolo, pienamente riconosciuta. Il Sistema 118 veleggerà verso nuovi lidi di qualità ed efficacia nelle cure mettendo sempre al centro il paziente. Un accordo suggellato da una triplice stretta di mano finale che sottolinea il ritorno della concordia tra gli Ordini».
Come riportato nell’accordo, la Regione considera il medico del 118 elemento indispensabile per la tutela della popolazione, sia nel ruolo di medico di centrale operativa sia per gli interventi classificati come codice rosso e/o critici, compresi quei casi dove si manifesta la necessità di somministrare dei farmaci analgesici stupefacenti. In considerazione della congiunturale carenza nazionale di medici che sta investendo a tutti i livelli l’assistenza in Emergenza Urgenza (118 ma anche i pronto soccorso), l’introduzione delle automediche quali vettori di professionalità dovrà essere strutturata, progressivamente, all’interno della rete dei mezzi di soccorso avanzati per poter operare a sostegno dei pazienti più critici. In questo quadro gli algoritmi clinico-assistenziali infermieristici sono quindi elementi indispensabili per garantire che all’occorrenza il personale infermieristico durante gli interventi possa fare riferimento alle migliori pratiche emanate dalle società scientifiche internazionali con l’eventuale collaborazione del medico di Centrale operativa.