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Dal 1° settembre non si pagherà più il superticket sanitario su visite ed esami ambulatoriali, a prescindere dal reddito di ciascuno.
La decisione è stata assunta dalla Giunta regionale, che su proposta dell’assessore alla Sanità ha recepito la circolare del Ministero della Salute sull’abolizione della quota fissa relativa alle prestazioni specialistiche ambulatoriali prevista dalla legge di bilancio nazionale.
L’assessore la considera un’azione di indubbia equità nell’accesso alle cure, che riporta tutte le Regioni sullo stesso piano, eliminando le sperequazioni che si erano create nella diversa applicazione della norma. In Piemonte il superticket era applicato in rapporto al valore economico della singola ricetta.
Il risparmio per gli utenti piemontesi, nel solo periodo settembre-dicembre 2020, è stato calcolato attorno intorno ai 18 milioni di euro.