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Sono 131 i Comuni piemontesi che otterranno dalla Regione complessivamente 865.000 euro per l’eliminazione delle barriere architettoniche (l'elenco).
Si è così concluso con successo per il bando voluto dall’assessore alle Politiche per la Casa Chiara Caucino, che dopo una prima fase in cui i Comuni avevano manifestato una certa “freddezza” aveva rilanciato inviando ai sindaci una seconda comunicazione ai Sindaci per sensibilizzarli su un tema che tocca nel vivo centinaia di persone e sulla grande opportunità offerta dalla Regione. Sono così arrivate 377 domande, di cui di è stato possibile soddisfarne 130 integralmente e una parzialmente. Ma l’assessore e i suoi uffici stanno già lavorando per reperire ulteriori fondi.
«Questa vicenda - rileva Caucino - è la dimostrazione che non bisogna mai fermarsi al primo ostacolo, ma insistere, spiegare e, possibilmente, persuadere, specie quando ci sono in ballo interventi importanti come l’abbattimento delle barriere architettoniche. Perciò, quando l’11 settembre ho verificato che soltanto 20 Comuni avevano presentato domanda, mi sono sentita in dovere di insistere, lanciando un accorato appello ai nostri sindaci affinché facessero in fretta, non lasciassero sul piatto risorse fondamentali, oltretutto destinate per una delle cause più nobili che si possano e si debbano perseguire. Ed ecco che le domande sono letteralmente esplose».
Caucino fa anche presente che «purtroppo, nonostante gli ingenti sforzi adottati in questi anni, quello dell’abbattimento delle barriere architettoniche, specie nelle aree più degradate, rimane un problema ancora da risolvere definitivamente. Per tale ragione occorre impegnarci sempre di più per aumentare il benessere dei più fragili, eliminando tutti quegli ostacoli che, di fatto, impediscono una vita normale. In questo senso i più di 850mila euro che arriveranno in Piemonte rappresentano un’opportunità fondamentale, che è nostro compito gestire nel migliore dei modi e, visto il successo ottenuto, tentare in tutti i modi di incrementare per soddisfare il massimo delle richieste possibili. Ricordo ancora - conclude l’assessore - che il livello di civiltà di un popolo si misura sulle attenzioni che riserva alle persone con disabilità e, in questo senso, esorto tutti i Comuni ad approfittare di questa opportunità presentando le istanze nei tempi stabiliti, così come i progetti».