87 milioni per la messa in sicurezza del Piemonte

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Protezione civile
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Il fiume Sesia
Il fiume Sesia

L’Assessorato alla Difesa del suolo della Regione Piemonte ha condiviso con il Ministero dell’Ambiente, all’interno delle procedure del programma Rendis, un piano comprendente 18 interventi strategici di varia natura per migliorare la sicurezza di fiumi e versanti grazie ad un finanziamento totale di 87 milioni di euro.

“La collaborazione operativa con il ministro Pichetto ci consente di mettere in pratica la volontà che spesso enunciamo: intervenire in prevenzione più che in emergenza – puntualizzano il presidente Alberto Cirio e l’assessore Marco Gabusi - La Regione con questo piano mette in sicurezza realtà territoriali che da tempo necessitavano di una risposta concreta”.

Gli interventi maggiormente significativi riguardano Alessandria, Saluggia e Asti.

Ad Alessandria si realizzerà, per un importo complessivo di 21.400.000 euro, un ulteriore passo in avanti per la messa in sicurezza della città con l’abbassamento della briglia dell’ex ponte Cittadella, che aumenterà la capacità di contenere le piene in alveo, e nel rafforzamento delle opere arginali esistenti nel tratto a monte al fine di renderle più sicure.

A Saluggia saranno realizzate opere arginali per la difesa dalle piene della Dora Baltea per un importo complessivo di 17 milioni di euro. Gli interventi, attesi da molti anni, consentiranno di mettere in sicurezza l’area industriale posta alla sinistra del fiume, in cui si colloca il polo biomedicale Livanova-DiaSorin, che rappresenta il più importante insediamento industriale della provincia di Vercelli con oltre 1.700 occupati. Inoltre, le opere previste contribuiranno ad aumentare ulteriormente il grado di protezione del deposito nucleare del reattore Avogadro, ubicato nello stesso sito.

Gli interventi previsti ad Asti, dall’importo complessivo di 15 milioni di euro, si collocano lungo il tratto di fiume Tanaro immediatamente a monte della città e hanno il duplice obiettivo di migliorare la funzionalità e la qualità ecologica del corso d’acqua. Rappresentano l’attuazione della prima parte di uno scenario progettuale più vasto che si estende sino a Castagnole delle Lanze, da realizzarsi anche con il contributo di soggetti economici privati, il quale, una volta completato nella sua interezza, contribuirà a ridurre ulteriormente il rischio alluvionale per la città di Asti e, allo stesso tempo, consentirà un miglioramento delle caratteristiche ambientali del tratto fluviale interessato.

Il quadro si completa con opere di minor impatto economico ma altrettanto fondamentali per i territori interessati e che spesso sono attese da anni.

L’elenco completo

 

 

 

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