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Tra i punti chiave il potenziamento logistico e finanziario per supportare e prevenire le emergenze
Sarà il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio a curare il parere che il Comitato delle Regioni esprimerà sulla riforma del sistema europeo di Protezione Civile. Durante la crisi Covid19, gli enti locali hanno confermato di essere attori chiave nella gestione delle crisi e che una maggiore cooperazione a livello europeo è fondamentale per prevenire e combattere emergenze transfrontaliere.
«È un riconoscimento importante per il Piemonte e per l’Italia che hanno un sistema di Protezione civile conosciuto e apprezzato a livello internazionale - sottolinea il presidente Cirio -. Abbiamo l’occasione di mettere a disposizione dell’Europa le competenze maturate in tanti anni sul campo. La pandemia che abbiamo affrontato ha reso evidente l’urgenza di riformare il sistema di Protezione civile europeo, per prevenire ma anche riuscire a intervenire in modo più tempestivo e coordinato nel caso di future emergenze. Un punto chiave è rappresentato dalle risorse, fondamentali per strutturare un piano di risposta rapido e immediato in situazioni di crisi, dove la velocità è determinante per contenere le conseguenze sulla popolazione».
Il Sistema di Protezione civile europeo coordina le Protezioni civili degli Stati membri, contribuendo a oltre il 70% dei costi di trasporto e dislocamento di uomini e mezzi nelle zone colpite da una emergenza. La pandemia del coronavirus ha ulteriormente dimostrato quanto sia indispensabile il coordinamento degli interventi e di conseguenza il potenziamento del Sistema.
Tra i punti chiave della riforma c’è il rafforzamento di poteri e risorse per rendere la Protezione civile europea più efficace e rapida, assegnando alla Commissione Ue maggiore autonomia logistica per la prevenzione delle emergenze su larga scala.