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Il presidente Cirio chiede al governo la dichiarazione dello stato di emergenza
Le informazioni del Centro Funzionale di Arpa Piemonte confermano il miglioramento delle condizioni meteorologiche e l’esaurimento delle precipitazioni nelle prossime ore sia nel Verbano, sia nell’Alessandrino, al confine con la Liguria.
I bacini dei fiumi Scrivia, Bormida, Orba ed Alto Tanaro, che hanno raggiunto le maggiori criticità nelle ultime ore, con diffusi fenomeni di dissesto, stanno facendo registrare un generale abbassamento dei livelli idrometrici che sono tutti al di sotto delle soglie di pericolo.
Nell’Alessandrino si segnalano ancora situazioni di criticità: 30 persone evacuate ad Alessandria nell’area golenale del Bormida; 40 a Gavi ligure completamente isolato causa frana; 40 a Castelletto d’Orba; 3 famiglie a Casalnoceto.
La viabilità in tutta la provincia di Alessandria è fortemente compromessa, con sottopassi allagati e strade chiuse.
Allagamenti e problemi anche all’ospedale San Giacomodi Novi Ligure, in particolare nei reparti di rianimazione, radiologia e alla centrale di sterilizzazione
La circolazione ferroviaria è tornata regolare, tranne che nelle tratte Novi Liguri-Arquata Scrivia, dove si viaggia a velocità ridotta, e tra Ovada e Campo ligure dove è ancora interrotta.
L’autostrada Torino-Piacenza presenta invece traffico regolare.
Nel Verbano Cusio Ossola la situazione è sotto controllo; il blocco stradale legato alla frana sulla strada da Crodo verso Formazza è stato rimosso e la strada è stata riaperta.
La Sala Operativa della Protezione Civile regionale è aperta e continua il monitoraggio dell’evoluzione della situazione in atto.
I volontari impegnati sul territorio, per lo più nell’Alessandrino, sono circa 400.
Per la giornata odierna permane allerta gialla nelle zone interessate dalle precipitazioni, per rischio residuo. Domani l’allerta gialla interesserà le aree del settore occidentale dove sono previsti fenomeni intensi a partire dal pomeriggio.
INCONTRO AD ALESSANDRIA TRA BORRELLI, CIRIO E GABUSI
Vista la gravità della situazione, questa mattina il capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile, Angelo Borrelli, si è recato in Prefettura ad Alessandria, dove ha incontrato il presidente della Regione, Alberto Cirio, l’assessore regionale alla Protezione civile e Difesa del suolo, Marco Gabusi, parlamentari ed amministratori locali.
Il presidente Alberto Cirio ha annunciato che “la Regione Piemonte chiederà lo stato di emergenza per i danni causati dal maltempo in Piemonte. Quando conteremo i danni, oltre a far piangere il cuore, non possiamo lasciare soli sindaci e privati, abbiamo bisogno che lo Stato ci sia”.
Il presidente, che ha chiesto anche di esentare dal pedaggio il tratto di autostrada Alessandria Est-Alessandria Ovest, essendo praticamente l'unico possibile attraversamento della città, ha voluto ringraziare “forze dell'ordine, volontari e Prefettura, che lavorano per garantire la sicurezza delle persone, che è la prima delle nostre preoccupazioni. Il Piemonte ha risposto in maniera immediata: presidiamo tutte le zone a rischio con i gruppi di Protezione civile, tutti operativi sul territorio”.
“La stima dei danni è ancora in corso, perché il fenomeno si è concentrato tutto nella notte tra lunedì e martedì, ma è evidente che sono rilevantissimi - ha proseguito Cirio - È una situazione drammatica, che affrontiamo con l’orgoglio dei piemontesi, ma chiedendo allo Stato di fare la sua parte - La presenza di Borrelli, rimasto in contatto tutta la notte con l’assessore Gabusi, a meno di 24 ore dal fenomeno è la prova che siamo fiduciosi che questo avverrà”.
Ma questa ondata di maltempo rappresenta per il presidente “un’emergenza nell'emergenza”, poiché “arriviamo da un’estate terribile per il Piemonte, colpita da bombe d’acqua, trombe d’aria e fenomeni alluvionali che ricorrono a 25 anni dalla tragica alluvione del 1994”.
Al premier Giuseppe Conte, che incontrerà nel pomeriggio a Torino, il presidente Cirio ha anticipato che sarà richiesto “anche un intervento normativo, perché i nostri sindaci devono poter pulire i loro fiumi senza il timore di denunce. La tutela dell'ambiente è fondamentale, ma prima di ogni cosa viene la sicurezza dei cittadini".
“Nel contesto negativo di questi giorni- ha commentato l’assessore alla Protezione civile, Marco Gabusi - il sistema di protezione civile piemontese ha dimostrato di riuscire a gestire in maniera straordinaria fenomeni così importanti. L’efficienza dimostrata dalla macchina della protezione civile nelle emergenze deve essere trasformata in efficacia della macchina burocratica anche nella fase preventiva. Con il Presidente Cirio ne abbiamo discusso stamane in Prefettura insieme al capo dipartimento Borrelli ed ai sindaci. Sostanzialmente quelle norme che ci consentono di operare con grande funzionalità in emergenza devono essere estese, almeno in parte, per poter essere utilizzate anche nella fase di prevenzione. Questo ci consentirebbe di procedere speditamente in operazioni come l’asportazione del materiale litoide e legnoso, responsabile di danni enormi in caso di maltempo.
Nell’immediato siamo impegnati a ridare una casa a chi è dovuto sfollare, se possibile, e a valutare le situazioni che rimangono di emergenza, consapevoli della pioggia che purtroppo arriverà tra mercoledì e giovedì”.