L’ASSESSORE ALLA SANITÀ, ICARDI: “LA REGIONE RECLUTA ANCHE PERSONALE MEDICO E INFERMIERISTICO EXTRA COMUNITARIO. NESSUNA DISCRIMINAZIONE”

Tema
Sanità
Data comunicato

“I bandi per il reclutamento di medici e infermieri della Regione Piemonte consentono la contrattualizzazione di personale sanitario proveniente da tutti i Paesi, anche da quelli non appartenenti all’Unione Europea. Peraltro questa possibilità esisteva già nella prima fase dell’epidemia di marzo-aprile, tanto che nelle nostre aziende oggi lavorano ancora medici provenienti da Cuba, da San Salvador, dal Messico e dal Brasile. Non dimentichiamoci poi l’utilizzo della brigata cubana presso le Ogr, a cui siamo molto grati e che vedrà presto il ritorno di una squadra di medici da Cuba, oltre all’arrivo a Vercelli a breve di 34 medici e infermieri dalla Cina”: ad affermarlo è l’assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, in risposta alla voce diffusa nelle scorse ore secondo cui la Regione Piemonte escluderebbe nelle proprie assunzioni il personale extracomunitario.
“Chi parla di pregiudizi da parte nostra afferma il falso - continua l’assessore - I bandi sono chiari: come previsto dalla legge, nessuno è escluso sulla base della nazionalità. Basta essere in possesso di un titolo equipollente, dell’iscrizione all’albo dove richiesto e del permesso di soggiorno per lavoro. Stiamo facendo tutto il possibile per garantire che al nostro sistema non venga a mancare il personale necessario a gestire questa epidemia, tanto che abbiamo chiesto aiuto di nuovo a Cuba e alla Cina, e ogni contributo, da qualunque parte del mondo arrivi, è il benvenuto”.
Dal 10 settembre al 5 novembre, le aziende sanitarie, o attraverso i bandi del Dirmei, o attraverso le proprie graduatorie, hanno reclutato 514 medici, 1273 infermieri e 1397 persone con altre professionalità, incluse persone di nazionalità straniera.
“I bandi per medici e infermieri sono ancora aperti a tempo indeterminato – conclude l’assessore – e nei prossimi giorni ne verranno aperti degli altri per reclutare altre categorie professionali necessarie alla gestione della pandemia”.