Iniziativa del 27 febbraio 2019 – Premio BEZZO

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Diritti
Data comunicato

 

Il Premio Bezzo, organizzato dalle tre associazioni AREGAI-Terre di Benessere, PLEF-Planet Life Economy Foundation e AIQUAV-Associazione Italiana per gli studi sulla Qualità della Vita, ha l’obiettivo di portare le questioni del benessere equo e sostenibile sulle tavole di tutti i cittadini: nella ristorazione collettiva, nelle mense delle imprese e nei ristoranti dedicati all‘ospitalità.

Si tratta di un ambizioso riconoscimento creato in memoria del Cavaliere Giuseppe Bezzo, presidente di Codé Crai Ovest e consigliere direttivo di Crai nazionale che seppe riconoscere il valore della collaborazione tra i diversi attori locali per sviluppare l’economia e il benessere del territorio, e che condivise con PLEF e AREGAI la scelta di coinvolgere in questo percorso la ristorazione.

 

Un premio unico nel suo genere, perché usando LICET®, un sistema innovativo di valutazione partecipata sviluppato da AREGAI, permette alle diverse parti interessate al ciclo di vita di un pasto di osservare il valore generato secondo 5 criteri di sostenibilità (Legame con il territorio; Innovazione; Competitività; Eco-sostenibilità e Tutela delle persone) e correlarlo al benessere equo e sostenibile generato sul territorio, misurabile con l’indicatore BES (indice multidimensionale del benessere equo e sostenibile, adottato dall’Italia per monitorare la qualità della vita, e introdotto nella legge di bilancio per la valutazione delle politiche pubbliche).

 

La prima edizione del premio, nel 2017, è stata vinta dal Comune di Casale Monferrato che con il migliore capitolato di ristorazione collettiva, ha applicato il BES a livello locale italiano, grazie da una borsa di studio del valore di 10.000 euro finanziata dal gruppo CRAI. In questo percorso Casale Monferrato è uno dei primi comuni non capoluogo di Provincia a realizzare tale studio fornendo così una nuova prospettiva di visione e analisi sulla città.

 

Nell’edizione 2018, il premio BEZZO si è concentrato sulla ristorazione commerciale, e su suggerimento del Comune di Casale, è stata data l’opportunità di distinguersi alle città finaliste Capitale Italiana Cultura 2020. Sono stati raggiunti circa 100 ristoratori, di cui 9 hanno superato la preselezione sulla base della proattività della città e l’abilità di presentare il proprio menu autunnale. In questo caso gli strumenti del modello LICET hanno consentito di usare gli stessi criteri di sostenibilità per valutare la coerenza tra il valore narrato (auto-valutazione), percepito (feedback dei consumatori) e valutato tecnicamente (giuria tecnica) e stilare la classifica finale.

Il premio BEZZO 2018 è andato a Ginger-People&Food (indice LICET 76,85%) che ha fatto vincere la città di Agrigento.

  • Ginger-People&Food vince un’attestazione riconosciuta a livello internazionale e innovativa perché unisce le logiche del bilancio di sostenibilità con la tracciabilità di filiera, in conformità alla nuova linea guida ISO 20400 “acquisti sostenibili”. Il premio è offerto dal laboratorio STILLAB, associazione AiFOS e l’ente di certificazione RINA S.p.A.

  • Agrigento vince una ricerca finanziata dal gruppo CRAI, del valore di 10.000 euro, per misurare il benessere soggettivo percepito dalla cittadinanza in relazione all’alimentazione locale con l’indicatore BES.

 

Gli altri due ristoratori che hanno raggiunto il podio, TERRACOTTA (indice LICET 64,88%) di Agrigento e 12 MONACI (indice LICET 64,55%) di Fontevivo (Parma) vincono un’attività di Coaching on the job svolta da AiFOS per la valutazione di igiene degli alimenti e da AREGAI per la valutazione della sostenibilità e la sua comunicazione con la SMART LABEL LICET®.

Tutti i ristoratori partecipanti saranno inseriti in una tesi con il Prof. Scamuzzi dell’Università di Torino e una pubblicazione che sarà utilizzata per raccontare l’esperienza alle scuole e diffusa ai consumatori più consapevoli.

 

 

Per maggiori informazioni sugli organizzatori, sostenitori e membri della giuria: www.aregai.it

 

Bozza Programma da condividere

Il premio, nato per volontà di Planet Life Economy Foundation (PLEF) e AREGAI - Terre di Benessere, due enti senza scopo di lucro tra loro gemellati, è intitolato alla memoria di un prestigioso presidente di cooperativa piemontese, Cav. Giuseppe BEZZO, che ha dedicato la vita ad organizzare e promuovere l'associazionismo tra gli esercenti alimentari con l'intento di valorizzarne le imprese e contribuire allo sviluppo del territorio in cui operavano. L'idea si è presto configurata come momento di premiazione dei sistemi di ristorazione virtuosi, ovvero quelli in grado di meglio soddisfare la propria utenza e, allo stesso tempo, valorizzare il territorio facendosi portavoce del benessere equo e sostenibile.

 

Questa intenzione si è concretizzata in un sistema premiale con due originalità:

a) si orienta alternativamente alla ristorazione collettiva e a quella commerciale, sottoponendo per i primi i bandi e per i secondi i menu degustazione ad una validazione precisa e profonda sui contenuti di sostenibilità (ambientali, sociali ed economici), che vengono affermati e sui criteri che vengono usati per perseguirli. L'esame coinvolge i partecipanti in un’autovalutazione seguita da una valutazione partecipata degli utenti ed infine da una valutazione di giuria tecnica, seguendo in ciascuna fase il metodo LICET studiato da AREGAI e riconosciuto internazionalmente, che qualifica le caratteristiche dell'offerta con riferimento a 5 valori: L: LEGAME CON IL TERRITORIO; I: INNOVAZIONE E MIGLIORAMENTO; C: COMPETITIVITÀ E CORRETTEZZA; E: ECO-SOSTENIBILITÀ; T: TUTELA DELLE PERSONE.

b) Come premio il soggetto vincitore fa aggiudicare al Comune di appartenenza un assegno di ricerca dedicato allo sviluppo di una consapevolezza sulla qualità della vita della comunità di riferimento grazie all'introduzione dell'indicatore composito del Benessere Equo Sostenibile (BES), realizzato con la supervisione dell'Associazione Italiana per gli studi sulla Qualità della Vita (AIQUAV), organo scientifico senza scopo di lucro referente dell'ISTAT per le metodologie di statistiche sociali, realizzando così un arricchimento di consapevolezza e cognitivo per il Comune, così come un investimento formativo per il/i ricercatori coinvolti nell'esecuzione del progetto.

 

Nella prima edizione (2017-18), rivolta alla ristorazione collettiva, il Comune di Casale Monferrato è risultato vincitore con un proprio bando sulle mense scolastiche e, a partire da gennaio 2018, è stato coinvolto nello sviluppo dell'indicatore BES con il ricercatore selezionato da AIQUAV, il dott. Demetrio Bova che, in collaborazione con gli uffici comunali incaricati dall'assessore all'economia Marco Rossi per conto del Sindaco e della Giunta e sotto la supervisione della professoressa Filomena Maggino (presidente AIQUAV) e del dott. Matteo Mazziotta (consigliere AIQUAV e responsabile progetto BES per l'ISTAT), ha elaborato uno schema organico per valutare lo stato del benessere della comunità sulla base di 8 dimensioni delle 12 previste dal metodo a livello nazionale, in grado di rappresentare comparativamente la posizione di Casale rispetto al dato nazionale.

 

Le otto dimensioni riguardano: Benessere soggettivo, Salute, Benessere economico, Accesso al benessere economico, Intensità culturale e accesso alla cultura, Intensità d'aggregazione sociale, Resilienza e sostenibilità culturale, e Ambiente; tutti elementi in grado di essere sintetizzati nelle tre macro aree Benessere-Equità-Sostenibilità, in cui Casale M. rispetto al dato standardizzato a livello nazionale presenta un minus sul Benessere, un’assoluta convergenza sull’Equità ed un plus sulla Sostenibilità. Dati che le rappresentanze locali ed i cittadini possono utilizzare per riconoscere le problematiche affrontate, avere un segnale chiaro delle priorità da affrontare e riconoscere i punti di forza su cui fare leva; Casale Monferrato questo lo testimonia sia con l'impegno ambientale, a partire dalle bonifiche, che sul piano della resilienza, con le competenze innovative presenti nella propria comunità anche in forma di cooperazione sociale, che nella cultura, rivalutando il proprio patrimonio a servizio dei residenti e dei visitatori.

Questi dati, necessariamente riferiti alle ultime rilevazioni del 2015, nella volontà dei promotori dell'iniziativa dovranno essere aggiornati annualmente e per tale scopo la consegna del rapporto si abbina alla messa a disposizione del primo manuale per la redazione del BES a livello COMUNALE, essendo quello di Casale M. il primo caso organico completo in Italia per un comune-città diffusa, come i suoi amministratori lo definiscono.

 

Nella seconda edizione (2018-19), dedicata alla ristorazione commerciale, si è proposta la partecipazione alle città finaliste della selezione per la capitale italiana della cultura 2020, sfruttando il fatto che proprio Casale M. ne faceva parte e, delle dieci, quattro hanno aderito: Agrigento, Parma, Macerata e Casale M. La selezione dei ristoranti partecipanti è stata facilitata dagli stessi organi comunali e l'innovativo approccio metodologico previsto dagli organizzatori ha fatto sì che a compimento di tutte le fasi siano risultati nove esercizi, che hanno potuto esprimersi con ricche argomentazioni sulle loro attività accanto ai più di cento giudizi raccolti dai loro avventori e alla valutazione tecnica finale della giuria. Alla fine delle tre valutazioni nel podio si sono collocati due ristoranti di Agrigento e uno di Parma, determinando anche il premio al Comune di Agrigento, vincitrice grazie al ristorante GINGER People&Food che, a sua volta, potrà beneficiare di un completo processo di certificazione per una filiera di fornitura di loro utilizzo consentendo gratuitamente formazione e visibilità grazie alla disponibilità dei partner, il laboratorio STILLAB, l’associazione AiFOS e l’ente di certificazione RINA S.p.A (https://www.lamadia.com/eventi/premio-bezzo-2018-2/).

 

Il comune di Agrigento da parte sua disporrà di uno studio specifico sulla propria comunità finalizzato sempre alla determinazione del livello di benessere, grazie ad un sondaggio rappresentativo della popolazione con la metodologia seguita a livello nazionale sulla percezione del benessere soggettivo, specificatamente focalizzato sulla rilevanza che l'alimentazione riveste nel territorio. L'assegno di ricerca in questo caso verrà fornito alla sede distaccata dell'università di Palermo, il dipartimento di Società e Cultura del polo didattico di Agrigento, e formerà come ricercatori sul campo, professori e studenti del posto con la supervisione di AIQUAV.

 

Gli assegni di ricerca sono disponibili grazie alla donazione del sistema cooperativo CRAI, in cui Giuseppe Bezzo è stato per anni riferimento piemontese e che a buon titolo pone la Regione Piemonte come patrocinatore di un’iniziativa d'interesse nazionale, forse anche internazionale, che corrisponde allo spirito e alla vocazione di amministratori di questo millennio consapevoli che lo sviluppo non si misura solo con la ricchezza, ma anche con la qualità della vita e la nostra alimentazione conta su entrambi i fattori.

 

Nella giornata del 27 febbraio 2019 tutti i protagonisti saranno presenti sia per raccontare il lavoro svolto su Casale, che per presentare ciò che è accaduto con i ristoranti del Premio Bezzo e come si opererà su Agrigento, prefigurando anche il futuro di questa manifestazione e l'aiuto che il sistema istituzionale e imprenditoriale potrà ancora dare al terzo settore impegnato nel progetto.

 

 

PLEF - Planet Life Economy Foundation è una libera organizzazione senza scopo di lucro che dal 2003 studia, definisce e promuove strategie d'impresa rispettose dei vincoli di sostenibilità, favorendo l'incontro tra università, impresa, società civile e amministrazione pubblica attraverso networking, progettualità e formazione/ricerca sulle pratiche gestionali in grado di costruire valore e benessere durevole. PLEF promuove la realizzazione di un nuovo modello economico e sociale (Renaissance Economy) orientato ad un mercato consapevole e non al profitto fine a se stesso. E’ membro del Consiglio Nazionale della Green Economy e dell’Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile, fin dalla loro costituzione. Dal 2018 integra l’Associazione Acquisti&Sostenibilità, prima no profit italiana dedicata interamente alla sostenibilità nel processo di acquisto e lungo la catena di fornitura.

 

AREGAI è un’Associazione culturale no profit attiva dal 2007 nella diffusione del benessere sostenibile sul territorio; tutti i suoi soci, siano essi consumatori o imprenditori, cittadini o amministratori pubblici, sono aiutati ad usare la sostenibilità a vantaggio proprio e della collettività attraverso gli strumenti e le metodologie del modello di sviluppo sostenibile partecipato LICET®. Unico nel suo genere, questo modello fonda la valutazione delle azioni sostenibili mediante la condivisione di un linguaggio comune per aiutare a prendere le decisioni migliori in modo individuale e/o collettivo. Il modello favorisce la collaborazione tra le singole realtà che progettano e producono prodotti e servizi e dimostra i benefici in termini di benessere sostenibile creato per la collettività e i mercati.

 

AIQUAV – Associazione Italiana per gli studi sulla Qualità della Vita nasce a Firenze nel 2010, frutto delle reti consolidate e dei risultati raggiunti in almeno due importanti eventi: uno di livello internazionale – la IX ISQOLS Conference Quality of life studies. Measures and Goals for the Progress of the Society del 2009 – e uno di livello nazionale – il Convegno Qualità della vita. Riflessioni studi e ricerche in Italia del 2010. L’Associazione intende costituire un punto di riferimento per tutti coloro che nel nostro paese, ma non solo, conducono riflessioni teoriche e ricerche empiriche sul tema della qualità della vita, tema sempre più cruciale in una società contemporanea fortemente caratterizzata da squilibri sociali, effetti ambientali negativi, contraddizioni legate allo sviluppo economico.

 

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Per maggiori informazioni: Enza Laretto - laretto@aregai.it.