INCONTRO TRA REGIONE E TERZO SETTORE SUL RIPARTO DELLE RISORSE STATALI

Tema
Politiche sociali
Data comunicato

Questa mattina l’assessore regionale al Welfare ha incontrato i rappresentanti regionali del Terzo Settore per confrontarsi con loro sui criteri di riparto dei fondi nazionali. Ad oggi, per il 2020 sono previsti quasi 6 milioni di euro complessivi, di cui oltre 1,9 accertati e circa 3,9 in attesa di approvazione definitiva con apposito decreto di assegnazione.

L’assessore ha dichiarato che il dialogo è stato cordiale ed improntato alla massima collaborazione e che vi è la volontà delle parti di individuare le soluzioni migliori che possano contemperare le esigenze di tutti. Ha inoltre aggiunto di aver voluto preliminarmente porgere un sentito ringraziamento per il fondamentale contributo che le organizzazioni del Terzo Settore hanno offerto nel periodo più critico della pandemia, tramite la loro vicinanza alla popolazione, soprattutto a quella più fragile; si pensi, ad esempio, all’ascolto, al soccorso alimentare e farmaceutico, all’assistenza agli ammalati, ai senza dimora, ai disabili.

L’assessore ha poi evidenziato di aver voluto incrementare gli obiettivi generali a cui i progetti debbono tendere: accanto al contrasto alla povertà e alla riduzione delle ineguaglianze, ha voluto fossero inseriti, tra gli altri, la promozione di un’agricoltura sostenibile, il perseguimento della salute e del benessere universale e dell’educazione qualitativa, equa ed inclusiva, per contrastare la povertà educativa.

Lo schema di riparto prevede l’assegnazione del 55% delle risorse alle organizzazioni di volontariato, del 40% alle associazioni di promozione sociale e del 5% alle fondazioni non bancarie.

L’assessore regionale ha confermato che il mondo dell’associazionismo è una risorsa imprescindibile e preziosissima per il Piemonte, proprio perché rivolge la sua azione verso le fasce più vulnerabili della popolazione, e riconosciuto che il Terzo Settore è la sentinella che spesso fornisce la risposta immediata ai bisogni concreti e urgenti delle persone. Nei suoi confronti l’Istituzione, oltre a sentire il dovere di tributare un doveroso plauso, deve garantire un sostegno fattivo e reale.

 

 

N.B. Il presente comunicato è mancante di virgolettati e nomi secondo quanto disposto dall’art. 9 c. 1 della legge 22 febbraio 2000 n. 28 in tema di par condicio nei periodi pre elettorali e referendari.