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Il presidente Cirio: “Vogliamo arrivare a Bruxelles pronti per incidere sulle scelte dell’Europa e non più subirle”
Parte la campagna della Regione Piemonte sulla nuova programmazione dei fondi europei 2021-2027. Primo momento di preparazione e confronto, questa mattina, presso l’Environment Park di Torino, insieme ai rappresentanti della Commissione Ue e dell’Agenzia nazionale per le Politiche attive sul lavoro sui tre fondi principali per l’agricoltura (Feasr), il sociale (Fse) e lo sviluppo regionale (Fesr).
Un evento fortemente voluto dal presidente della Regione, Alberto Cirio, per avviare un percorso di concertazione e di condivisione operativa su una delle tematiche strategiche per il futuro del Piemonte.
“A più di un anno dall’avvio della nuova programmazione ci siamo già attivati per affrontare questa partita fondamentale - ha sottolineato il Presidente nel suo intervento - La discussione a Bruxelles inizierà nella primavera del 2020 e il Piemonte sarà pronto, per la prima volta, a incidere sulle scelte dell’Europa senza doverle subire a posteriori. Per il nuovo settennato 2021-2027 la nostra Regione ha a disposizione complessivamente tre miliardi di euro. È una cifra enorme e dobbiamo fare in modo di usarla per ciò di cui il territorio ha davvero bisogno. Per questo da oggi saremo in tour in tutte le province per incontrare il mondo delle istituzioni e delle categorie sociali e produttive. Costruiremo insieme una proposta da presentare all’Europa cucita su misura sulle esigenze del Piemonte”.
Presenti all’incontro Jan Dzieciolowski e Francesco de Rose, della Direzione Generale per la Politica Regionale e Urbana della Commissione Europea, e Marianna D’Angelo, del Coordinamento nazionale del Fondo sociale europeo per l’Anpal, l’Agenzia nazionale politiche attive sul lavoro.
Con loro anche gli esponenti delle istituzioni e delle categorie economico-sociali del territorio e numerosi esponenti della Giunta: il vicepresidente della Regione Fabio Carosso e gli assessori Chiara Caucino (Politiche sociali), Matteo Marnati (Ambiente, Innovazione e Ricerca), Vittoria Poggio (Cultura, Turismo, Commercio), Marco Protopapa (Agricoltura) e Andrea Tronzano (Attività produttive).
La road map presentata dalla Regione punta ad arrivare pronti a maggio del 2020. Fino alla fine di febbraio si svolgeranno gli incontri sul territorio, quattro in programma nella provincia di Torino e uno in ogni altro capoluogo. A marzo la Regione elaborerà il proprio documento, in aprile verranno raccolte le osservazioni esito degli incontri nelle province e a maggio verrà ultimata la proposta da presentare in Europa.
“Saremo molto rigorosi sui tempi e chiederemo a tutti concretezza - ha aggiunto il presidente Cirio - Con Bruxelles bisogna essere seri: i fondi hanno un’impostazione che dobbiamo rispettare, ma i parametri sono talmente ampi che, se saremo bravi, riusciremo a inserire ciò che ci serve. Con le risorse dello Stato e della Regione noi possiamo garantire il funzionamento della macchina nell’ordinaria amministrazione, ma non abbiamo fiato per fare politiche di programmazione. Per questo è fondamentale saper usare bene i fondi europei, unica grande risorsa per garantire al Piemonte sviluppo economico e posti di lavoro”.