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Il presidente Cirio e l’assessore Icardi: “Ora la priorità è riempire la struttura di tecnologie e servizi d’eccellenza e potenziare le strade a cominciare dall’Asti-Cuneo”
Due mesi per completare le finiture e pulire i locali e poi l’inizio del trasloco con l’obiettivo di aprire la struttura al pubblico entro il primo semestre del 2020: sono i prossimi passi per il nuovo ospedale di Verduno (Cn).
Questa mattina davanti al cantiere è stata consegnata la dichiarazione di “fine lavori” nelle mani del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e dell’assessore alla Sanità, Luigi Icardi.
Con loro anche Bruno Ceretto, presidente della Fondazione Nuovo Ospedale Alba-Bra, e i sindaci di Alba, Carlo Bo, Bra, Giovanni Fogliato, Verduno, Marta Giovannini, e Cossano Belbo, Mauro Noè, quest’ultimo in qualità di presidente della Conferenza dei sindaci dell’Asl, oltre a Massimo Veglio, direttore dell’Asl CN2, e Danilo Bono, direttore generale della sanità piemontese.
“Ci sono voluti 20 anni da quando di quest’opera si è iniziato a parlare e 14 da quando sono partiti i cantieri - ha ricordato il presidente Cirio -. Questo è un momento importante per tutti noi e innanzitutto per me che avevo assunto questo come obiettivo fondamentale dei miei primi 100 giorni di governo. Nessun trionfalismo però. Dobbiamo continuare a lavorare e adesso la priorità sarà riempire questa struttura di tecnologie e servizi d’eccellenza, perché lo dobbiamo ai cittadini e agli imprenditori che aspettano questo ospedale da troppo tempo. E l’altra grande priorità: le strade, a cominciare dal lotto dell’Asti-Cuneo che sarà determinante per collegare Verduno al resto del territorio. E su questo richiamo il Governo alle sue responsabilità e agli impegni assunti dal premier Conte verso la nostra terra: i cantieri dell’autostrada devono ripartire”.
“Oggi è una giornata storica per il nuovo ospedale di Verduno, perché sono stati formalmente dichiarati finiti i lavori di costruzione dell’opera - ha aggiunto l’assessore Icardi - Ora l’impresa appaltatrice avrà per legge sessanta giorni di tempo per le rifiniture finali, dopo di che la struttura passerà in carico all’Azienda sanitaria per l’allestimento degli arredi e delle apparecchiature. Tutto sta procedendo nei tempi concordati con la Giunta regionale. L’apertura ai pazienti è prevista in primavera, ma cominceremo subito ad aggiungere contenuti sanitari: faremo partire già adesso l’Emodinamica h24 ad Alba per trasferirla poi immediatamente nel nuovo ospedale”.