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La Regione Piemonte ha accolto con grande soddisfazione il giudizio di parificazione del rendiconto generale 2019 emesso questa mattina dalla Corte dei Conti.
Al termine dell’udienza il Presidente della Regione, ringraziata la Giunta e gli uffici, ha messo in evidenza come questo giudizio, che per la prima volta non conteneva eccezioni, è anche il primo che interviene sull’operato della Giunta da lui guidata, riconoscendo l’impegno nella prosecuzione del risanamento del disavanzo. In un periodo difficile dal punto di vista economico, infatti, il Piemonte non solo non ha fatto debiti, ma ha pagato una parte di quelli ereditati in passato, riducendo il disavanzo di oltre 300 milioni.
Il Presidente ha voluto anche sottolineare altri aspetti positivi riscontrati dalla Corte dei Conti, come la riduzione del tempo di attesa per il pagamento dei fornitori, portato in media a otto giorni contro i 28 dell’anno prima. Ma anche la riduzione del 40% delle partecipazioni in società non utili e che rappresentavano solo un costo, linea che si continuerà a seguire anche per il futuro.
Il Presidente ha anche evidenziato le considerazioni positive della Corte sui trasporti e sul personale e le raccomandazioni riguardanti Finpiemonte, che potranno trovare risposta attraverso il nuovo consiglio di amministrazione, a cui la Giunta ha dato questo mandato preciso, e grazie alle professionalità tecniche che lo compongono, necessarie per affrontare con successo le tematiche relative ai crediti e agli immobili.
Ha poi ricordato tra i risultati raggiunti l’apertura dell’ospedale di Verduno e ha sottolineato, a proposito delle considerazioni fatte dalla Corte dei Conti, che si lavorerà in modo prioritario per terminare finalmente il nuovo grattacielo della Regione, di cui nei prossimi giorni verrà comunicato il cronoprogramma. Comunicato anche l’avvio con Cassa Depositi e Prestiti di un fondo immobiliare che prevederà la messa a reddito dei beni della Regione, che non saranno più venduti a differenza di quanto pianificato dalla precedente Amministrazione regionale, alla luce dell’attuale svalutazione del mercato immobiliare che renderebbe l’operazione poco vantaggiosa.
Per quanto riguarda infine la gestione dei fondi europei, il Presidente ha dichiarato che il giudizio della Corte dei Conti testimonia come la gestione ereditata non sia stata efficiente per capacità di spesa. Una difficoltà dovuta anche alla scarsa adesione alle misure lanciate dalla precedente programmazione, risultata poco aderente alle reali esigenze del territorio. Un aspetto sui cui la Giunta interverrà fortemente a partire dalla prossima programmazione 2021-2027, quando spetterà a lei la possibilità di pianificare le nuove risorse dell’Europa per migliorarne l’impatto concreto sul territorio.
L’Assessore al Bilancio ha commentato che continuare a diminuire il disavanzo, addirittura in modo superiore a quanto richiesto, vuol dire scaricare le generazioni futuro di un grave fardello. In più, per la prima volta viene parificato senza eccezioni il rendiconto: una soddisfazione che la Giunta desidera condividere anche con il personale della Regione che ha lavorato con grande professionalità per raggiungere questo risultato. Infine, spending review, regolamento di contabilità, controllo di gestione e legge di stabilità sono le promesse fatte ai piemontesi e che sono state mantenute. L’Assessore ha aggiunto che si continuerà a lavorare con abnegazione per raggiungere i risultati richiesti dalla Corte.
L’Assessore alla Sanità si è soffermato sul fatto che il settore rappresenta il 72,87% della spesa regionale, per un importo complessivo di circa 8,883 miliardi di euro, e si è dichiarato soddisfatto della collaborazione che si è instaurata tra la Regione e gli uffici della Corte dei Conti, dalla quale sono derivati i risultati positivi ottenuti. Ha quindi rimarcato che sulla spesa corrente si registra un deficit strutturale con bisogni crescenti e risorse stabili, elemento che la Giunta regionale ha evidenziato, con forte preoccupazione, fin dal primo giorno del suo insediamento e sul quale sono state fornite precise indicazioni alle Aziende sanitarie regionali, chiedendo ai Direttori generali di essere particolarmente rigorosi e di aumentare l’efficienza.
Rispetto alle previsioni di uno sforamento di 450 milioni, è stato ottenuto un notevole miglioramento grazie ad un’efficace azione di monitoraggio e di controllo.
Sul fronte degli investimenti, è stata trovata una situazione di stallo che la Giunta ha sbloccato sia per quanto riguarda Torino (Parco della Salute) che Novara (Città della Salute e della Scienza), le cui gare stanno procedendo speditamente. È stato finalmente aperto Verduno; per gli altri ospedali, si è voluto verificare, come nel caso di Moncalieri, che il sito individuato fosse idoneo, a breve riprenderanno i lavori a Nizza Monferrato, per il VCO si è in fase di valutazione, per Saluzzo si pensa ad un nuovo ospedale, così come per Ivrea, Vercelli, Cuneo e Alessandria. La Regione è consapevole che molte strutture sono vetuste e lavora per un rinnovamento, con investimenti sulle nuove tecnologie e sulle apparecchiature.
L’Assessore ha voluto anche rilevare che nell’erogazione dei Lea (livelli essenziali di assistenza) il Piemonte è sempre tra le Regioni migliori e lavora per mantenere questo standard elevato, e che per le liste d’attesa, problema accentuato dall’emergenza Covid-19, la Giunta ha chiesto ed ottenuto un finanziamento di 35 milioni dal Governo, che presto darà i suoi frutti con una possibilità di riduzione delle liste sul territorio piemontese.