Certificazione delle competenze: il Piemonte fa scuola. La Regione prima tra 36 candidature da 20 Paesi del mondo alla Biennale della validazione delle competenze 2019 di Berlino 2019

Tema
Lavoro
Data comunicato

“La Regione Piemonte ha identificato tutti gli aspetti chiave relativi alla definizione di un sistema di successo di validazione delle competenze, in grado di rispondere ai bisogni di tutti i potenziali utenti”.

Con questa motivazione la giuria della Biennale della validazione delle competenze, una competizione internazionale che si è svolta il 7 e 8 maggio scorso a Berlino, ha assegnato il primo premio (nella categoria “Policy”) alla Regione Piemonte per le “Linee Guida sulla validazione delle competenze acquisite in contesti non formali e informali”. Composta da rappresentanti di Unesco, Commissione europea, Cedefop (Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale) e altri esperti nel settore della formazione permanente, la giuria della Biennale ha scelto il Piemonte tra 36 candidature provenienti da 20 Paesi del mondo, in base a criteri quali l’innovazione, la sostenibilità, la trasferibilità e l’impatto delle politiche (https://vplbiennale.org/vpl-prize/).

Il riconoscimento è stato citato stamane dal vice capo della Direzione generale per il Lavoro, le Politiche sociali e l’Inclusione della Commissione europea, in occasione degli Stati generali dell’Education di Confindustria.

Con una tradizione ventennale nei processi di riconoscimento delle competenze maturate sui banchi di scuola, nei luoghi di lavoro o nel tempo libero, la Regione Piemonte ha “istituzionalizzato” questa esperienza nel 2016 dando la possibilità agli operatori dei servizi per il lavoro, l’orientamento e la formazione, accreditati dalla Regione stessa, di fornire servizi gratuiti di individuazione, validazione e certificazione delle competenze acquisite in contesti non formali (nel servizio civile e volontariato, ad esempio) e informali (nella vita lavorativa, familiare e sociale). 67, ad oggi, gli enti autorizzati a questi servizi, che permettono, ad esempio, alle persone disoccupate con una significativa esperienza lavorativa di vedere riconosciute le loro competenze grazie a un certificato di qualifica professionale, utile per ricollocarsi nel mercato del lavoro o accedere a un percorso formativo con il riconoscimento dei crediti.

L’assessora all’istruzione, lavoro e formazione professionale della Regione ha espresso soddisfazione per il premio assegnato al Piemonte, che rappresenta un riconoscimento importante non solo del lavoro svolto dalla struttura regionale, ma anche dell’intero sistema della formazione professionale e dei servizi per il lavoro che, grazie a un metodo partecipato, hanno contribuito attivamente alla definizione delle linee guida. L’auspicio è che quello piemontese possa rappresentare un modello anche per altre regioni o Paesi, privi di un sistema di certificazione delle competenze.