CENTRI ESTIVI: CONCORDATE LE LINEE GUIDA CON LE AUTONOMIE LOCALI

Tema
Politiche sociali
Data comunicato

“L’incontro è stato cordiale e fruttuoso e ha offerto alcuni spunti interessanti che abbiamo intenzione di recepire. Ringrazio ogni partecipante per il proprio contributo propositivo”: è il commento rilasciato dall’assessore regionale alle Politiche sociali e alla Famiglia, Chiara Caucino, dopo l’incontro telematico avuto nel pomeriggio con le Autonomie locali piemontesi sulla bozza delle linee guida relative ai centri estivi per bambini e ragazzi da 3 a 17 anni. “Dalla riunione odierna – aggiunge - sono emersi suggerimenti utili a migliorare l’applicabilità concreta delle misure previste. Proprio nello spirito di collaborazione che deve sussistere tra amministrazioni ed in sinergia con le Autonomie locali, ho incaricato gli uffici del mio Assessorato di integrare le bozza originale”.

“I tre allegati delle linee guida - ricorda Caucino - hanno l’obiettivo di contemperare la necessità primaria di offrire a bambini ed adolescenti attività ludiche e socializzanti con la garanzia di adeguate condizioni di tutela della salute dei minori e delle famiglie”.

Entrando nel dettaglio, l’assessore afferma che “i principali elementi delle linee guida servono a fornire regole sulla localizzazione dei servizi di vacanza, che saranno possibili nel maggior numero di immobili disponibili, in quanto la numerosità dei partecipanti potrà essere limitata e dovrà essere raccolta in piccoli gruppi. Si potranno quindi utilizzare gli immobili del Comune, le scuole, i servizi educativi, gli oratori, tutte le sedi degli enti del terzo settore, nonché le fattorie didattiche ecc. Sono presenti anche regole sul personale da utilizzare per il servizio di vacanza, in linea con la disciplina nazionale, sul ‘protocollo sanitario’ da seguire nei servizi per lo svolgimento delle attività, la somministrazione degli eventuali pasti, l’accoglienza del minore. l’opportunità di coinvolgere i volontari del Servizio civile, la collaborazione con i Centri per le famiglie. La procedura di attivazione dei servizi, in analogia con le regole già esistenti del 2018, avverrà tramite la Segnalazione Certificata d’Inizio Attività (SCIA), da comunicare al Comune e all’azienda sanitaria”.

Infine, Caucino annuncia che “domani pomeriggio avrà luogo un ulteriore momento di confronto con il mondo del Terzo Settore, dello sport piemontese, nonché quello religioso, da sempre impegnati nella realizzazione di servizi per minori, dopo il quale il testo sarà reso definitivo e inserito in procedura, in vista dell’approvazione in Giunta regionale di venerdì prossimo”.