- Tema
- Agricoltura
- Data comunicato
L’assessore Chiorino: «Manital a rischio amministrazione controllata? Invece di indurre i ministeri a pagare i debiti con l’azienda, il Mise pensa a selezionare i commissari giudiziali. E' inaccettabile, non possiamo tollerare questo palese menefreghismo».
«Invece di lavorare per una soluzione positiva della vicenda, insistendo perché i Ministeri paghino i loro debiti nei confronti di Manital (circa 17 milioni di euro) il MISE prefigura il peggio e seleziona già i commissari giudiziali nel caso in cui il giudice di Ivrea decida di porre Manital in amministrazione controllata. E’ su tutte le furie l’assessore regionale al Lavoro, Elena Chiorino, che dal giorno del suo insediamento si è immediatamente attivata per individuare una soluzione positiva alla crisi Manital, chiedendo il pagamento per surroga agli enti locali piemontesi debitori dell’azienda di Ivrea e scrivendo, a luglio, una lettera aperta all’allora ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, per rappresentare la situazione debitoria dei Ministeri (in particolare del MIUR) nei confronti dell’azienda sollecitando il pagamento degli insoluti da parte dello Stato. «E invece, mentre la giustizia fa inesorabilmente il suo corso, il MISE se ne lava le mani. L’annuncio, apparso sul sito del MISE, è datato 10 settembre. Il titolo è a caratteri cubitali: «Manitalidea, aperte le candidature per i commissari giudiziali». Prosegue Chiorino: «La situazione è drammaticamente chiara. Mentre il Tribunale sta decidendo se esistono o meno le condizioni per porre l’azienda in amministrazione controllata, il ministero del Lavoro, che sa perfettamente dei debiti dei Ministeri, non fa nulla, se non prepararsi al peggio. Un pessimo segnale. Questo atteggiamento, che purtroppo non è nuovo, è per me inaccettabile. Cambiano i governi, ma non la sostanza: siamo di fronte alla manifesta indifferenza di fronte al dramma di migliaia di lavoratori piemontesi e non che da mesi fanno fatica a fare la spesa, non vedono arrivare gli stipendi, non sanno più a che santo votarsi. La Regione ha fatto e continuerà a fare la sua parte fino in fondo, per quelle che sono le proprie possibilità e competenze. Il MISE sappia che, se pensa potersi girare dall’altra parte lasciando che le cose precipitino nell’indifferenza generale, ci penseremo noi a ricordargli con forza e determinazione il proprio ruolo, anche nei confronti dell’opinione pubblica, riservandoci ogni iniziativa possibile per tutelare gli interessi dei lavoratori, che è sempre la nostra priorità assoluta e che dovrebbe essere anche quella del Ministero».