14.611 VACCINI OGGI CONTRO IL COVID, TRA CUI 9.403 TERZE DOSI LUNEDÌ 8 NOVEMBRE ALL’UNITÀ DI CRISI IL PUNTO SULLA CAMPAGNA VACCINALE CON IL GENERALE FIGLIUOLO IL PIEMONTE SI CONFERMA IN ZONA BIANCA

Tema
Sanità
Data comunicato

Sono 14.611 le persone che hanno ricevuto il vaccino contro il Covid comunicate oggi all’Unità di Crisi della Regione Piemonte (dato delle ore 18). A 3.743 è stata somministrata la seconda dose, a

9.403 la terza dose.

Tra i vaccinati di oggi, in particolare, sono 258 i 12-15enni,  1.113 i 16-29enni, 947 i trentenni, 922 i quarantenni, 770 i cinquantenni, 363 i sessantenni, 282 i settantenni, 1.645 gli estremamente vulnerabili e 5.105 gli over80.

Dall’inizio della campagna si è proceduto all’inoculazione di 6.564.911 dosi, di cui 2.961.651 come seconde e 269.027 come terze, corrispondenti al 91,5% di 7.172.750 finora disponibili in Piemonte.

 

LUNEDÌ 8 NOVEMBRE ALL’UNITÀ DI CRISI IL PUNTO SULLA CAMPAGNA VACCINALE CON IL GENERALE FIGLIUOLO

Lunedì 8 novembre, alla consueta riunione settimanale dell’Unità di crisi, insieme al presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e all’assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, sarà presente sarà presente anche il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario per l’emergenza Covid, per fare il punto sull’andamento della campagna vaccinale.

 

IL PIEMONTE SI CONFERMA IN ZONA BIANCA
Pre-Report settimanale Ministero Salute - Istituto Superiore di Sanità


Nella settimana 25-31 ottobre, in Piemonte il numero dei nuovi casi e dei focolai cresce, come nel resto del territorio nazionale. L’Rt puntuale calcolato sulla data di inizio sintomi passa da 1.08 a 1.11, ma la percentuale di positività dei tamponi si conferma all’1% e resta stabile il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva (3,3%) e dei posti letto ordinari (3,5%),  percentuali tra le più basse in Italia. Resta ampiamente sotto la soglia di allerta anche il valore dell’incidenza, che si attesta ad oggi a circa 38 casi ogni 100 mila abitanti. La situazione epidemiologica e il numero dei ricoveri, sempre contenuti, concorrono favorevolmente a mantenere la nostra regione in zona bianca