Fallimento Ventures: la Regione chiede al Ministero di assumersi le sue responsabilità

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La Regione ha già contattato il curatore fallimentare della Ventures, per confrontarsi e accelerare il più possibile la richiesta di cassa integrazione per cessazione per tutelare i lavoratori, e si impegnerà con tutti i mezzi a disposizione per favorirne la ricollocazione.

Nel darne la notizia gli assessori alle Attività produttive, Andrea Tronzano, e al Lavoro, Elena Chiorino, vanno all’attacco del Ministero dello Sviluppo economico: “Non possiamo non denunciare che, se siamo arrivati a questo punto, gran parte della responsabilità è da attribuire al Ministero. Che non solo, per mesi, non si è degnato nemmeno di rispondere alle nostre lettere ufficiali in cui segnalavamo il progressivo degenerare della vicenda Ventures e la necessità di intervenire immediatamente, ma che in un anno non è stato in grado di mettere intorno a un tavolo tutti i soggetti coinvolti in questa triste vicenda, da Ventures, agli enti locali, da Whirlpool a Invitalia, insieme a un soggetto designato per la reindustrializzazione, - per indurli a individuare una soluzione per salvare il posto di lavoro a più di 400 persone. Che non sono numeri, ma famiglie che ora guardano al futuro con disperazione, essendo state prima sedotte - con la mossa di Calenda che aveva individuato gli attuali titolari della Ventures, falliti e al centro dell’inchiesta - e poi abbandonati”. E ora i due assessori chiedono “al ministro Stefano Patuanelli di metterci finalmente la faccia e non sottrarsi alle proprie responsabilità, accettando di incontrare le parti sociali che oggi sono giustamente preoccupate per il futuro dei lavoratori che rischiano davvero di restare senza ammortizzatori sociali e di finire sul lastrico”.

Chiorino fa inoltre notare che “il fallimento Ventures è l’emblema di un altro fallimento: quello di un Governo di persone non adeguate al ruolo, senza idee, progetti e autorevolezza, che hanno dimostrato di non saper fare altro che prendere tempo. E non capiamo nemmeno bene per attendere che cosa, dal momento che la Regione Piemonte, in questo anno, ha aggiornato puntualmente il Ministero di quanto stava accadendo a Riva presso Chieri, dove la produzione non ha mai preso il via”.

Dello stesso avviso Tronzano, che sottolinea come “purtroppo ormai la situazione è passata a un livello superiore e ancora più delicato, ma non è ugualmente accettabile che il Ministero se ne lavi le mani. La Regione farà anche questa volta tutti i passi possibili e opportuni. Dimostri almeno il ministro di avere la coerenza di incontrare immediatamente i rappresentanti dei lavoratori, dimostrando perlomeno attenzione e consapevolezza”.

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