Viaggio a sorpresa dell’assessore Gabusi sul treno Milano-Torino

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Mobilità e trasporti

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E stato volutamente un viaggio senza preavviso, con l’obiettivo di verificare di persona le condizioni lamentate dai pendolari nei giorni scorsi, quello effettuato il 4 luglio sulla tratta ferroviaria Torino-Milano dall’assessore regionale ai Trasporti, Marco Gabusi,

Il treno prescelto è stato il Regionale veloce 2026, uno dei più utilizzati per il rientro a casa, che parte da Milano Centrale alle 17,18 per arrivare a Torino Porta Nuova alle 19,10. Con lui hanno viaggiato, per una parte della tratta, anche Carlo Riva Vercellotti, presidente della Provincia di Vercelli e consigliere regionale da sempre attento alle tematiche dei pendolari, e Alessandro Canelli, sindaco di Novara.

Il viaggio è stato per Gabusi senza dubbio profiuo: “Ho potuto constatare immediatamente cronici problemi di ritardi, diventati ormai abituali e come tali non tollerabili per i pendolari che hanno orari e turni da rispettare per recarsi al lavoro e coincidenze da prendere per tornare a casa. Disguidi di sicurezza e basso livello di comfort sono altrettanto evidenti: caldo e freddo non vengono gestiti adeguatamente, le sedute spesso risultano troppo strette, diverse vetture sono spesso chiuse, provocando il sovraffollamento in quelle aperte, dove l’aria condizionata funziona a singhiozzo. Il sistema di controlli per chi non paga è da rivedere, così come il sistema sanzionatorio per il vettore e di rimborso per i ritardi devono essere semplificati e diventare effettivi”.

Altro punto dolente lo stato del materiale rotabile, “L’attuale contratto ponte - rileva Gabusi - non consente al gestore di realizzare investimenti. Si rende perciò necessario arrivare velocemente alla definizione di un nuovo contratto di servizio”.

Dal confronto con il Comitato dei pendolari e con gli stessi viaggiatori sono inoltre emerse le direttrici sui cui lavorare e di cui parlerà anche con Trenitalia nell’incontro previsto entro il 20 luglio: chiarire e fissare con certezza i parametri del contratto di servizio per il futuro fornitore e analizzare i flussi per ottimizzare le linee. “Sia chiaro - precisa l’assessore - che questo non significa ‘tagliare’, quanto piuttosto verificare le economie possibili per destinare investimenti mirati alle linee che realmente servono per i piemontesi che si spostano in treno”.

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