Innovazione e assegni di cura tra i nuovi impegni del bilancio regionale presentato dal presidente Sergio Chiamparino e dal vice Aldo Reschigna

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“Abbiamo rimesso in sicurezza i conti della Regione non con una politica di austerità fine a se stessa, ma con una politica di rigore che ha permesso di  liberare risorse per salvaguardare le politiche sociali, i trasporti, il diritto allo studio, la cultura e il turismo, e avviare investimenti sempre più importanti. L’allargamento degli assegni di cura sull’intero territorio regionale ne è il segno”. Così il presidente della Regione Sergio Chiamparino ha commentato il disegno di legge sul bilancio regionale 2019, giunto oggi all’esame dell’aula a Palazzo Lascaris.

            Chiamparino ha citato alcuni numeri a sostegno della sua tesi: “Quattro anni fa, quando siamo arrivati, il disavanzo certificato a cui dare copertura era di 3,285 miliardi di euro. L’abbiamo ridotto di 889 milioni, in anticipo sui tempi, come riconosce la stessa Corte dei conti. Se si sommano anche le risorse ricevute grazia al DL 35 eravamo intorno ai 7,5 miliardi, a fine gennaio scorso la somma era scesa di un miliardo. Ciò nonostante abbiamo dedicato 80 milioni agli investimenti sul dissesto idrogeologico, e ne aspettiamo 120 milioni dal governo, frutto di una intesa con l’esecutivo precedente: quando ci criticano sulla TAV dicendo che dovremmo spendere nelle piccole opere, ci sblocchino i soldi fermi in qualche cassetto per interventi diffusi sul territorio, come ad esempio le laminazioni della Dora”.

            Molto importante l’investimento di 20 milioni dal 2020 per allargare gli assegni di cura dalla città di Torino al territorio piemontese, che raggiungerà qualche migliaio di persone: “E’ un segnale concreto nel segno della integrazione tra politiche sanitarie e politiche sociali. La qualità della sanità non si misura solo con i posti letto degli ospedali, ma con la capacità di integrarli con i servizi sul territorio, sanitari e assistenziali, fino all’assistenza domiciliare”.

            Il vicepresidente Aldo Reschigna ha sottolineato l’importanza dell’operazione sui derivati presente nel bilancio: “Grazie alla disponibilità della Cassa Depositi e Prestiti di bloccare l’ammortamento per due anni sui mutui con essa rinegoziati, è possibile per la Regione risparmiare 175 milioni che verranno utilizzati per acquistare il floor di uno dei tre derivati sottostanti a tre prestiti obbligazionari, per complessivi 1,8 miliardi. Questo ci permetterà nel 2020 di risparmiare 20 milioni di euro, che verranno utilizzati per l’allargamento degli assegni di cura, portando la dotazione degli extraLea da 53 a 73 milioni, In questo budget rientra anche la copertura del costo sociale sul disagio mentale”.

            “Importanti anche i 30 milioni investiti nel Manufacturing Technology Center, studiato per accrescere l’innovazione tecnologica nell’industria piemontese raccogliendo una sfida lanciata lo scorso giugno dagli imprenditori”, ha ricordato Reschigna. “Un’occasione di sviluppo, come le importanti risorse dedicate alla cultura, al turismo, al sistema neve, al diritto allo studio. Non ci sono manovre elettorali, che vivono in genere di promesse che non si possono mantenere. Qui tutti i progetti hanno copertura economica”.