Novità per gli ex ospedali di Alba e Bra e per quello di Borgomanero

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Sanità
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Alba e Bra

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi, ha approvato il documento programmatico finalizzato alla sottoscrizione con il Ministero della Salute del nuovo accordo per la riqualificazione e il riuso dei due ex ospedali.

Si tratta complessivamente di un intervento da 46.451.000 euro, interamente finanziato con risorse a fondo perduto (ex articolo 20), di cui 25.946.000 euro per il presidio di Alba e 20.505.000 euro per quello di Bra.

“L’approvazione dello studio di fattibilità tecnico-economico è un passaggio fondamentale che consente l’accesso ai fondi statali e che ci consente di rispettare pienamente il cronoprogramma - rileva il presidente Alberto Cirio - L’apertura dell’ospedale di Verduno è stato il primo passo e ora aggiungiamo un nuovo tassello per il rilancio della rete sanitaria di questo territorio. Gli edifici di Alba e Bra che ospitavano i vecchi ospedali diventeranno infatti sede di servizi sanitari territoriali a disposizione dei cittadini di Langhe e Roero per le prestazioni quotidiane meno complesse. In questo modo recuperiamo anche i due immobili, garantendo la vitalità nei due centri storici”.

“I due ex presidi - aggiunge Icardi - verranno riqualificati in funzione della medicina territoriale. Significa che per le prestazioni che non necessitano di struttura ospedaliera, come la presa in carico delle patologie croniche, gli esami e le visite ambulatoriali, le attività clinico-assistenziali de medici di famiglia e i servizi amministrativi, il cittadino troverà le risposte all’interno dei centri abitati, se non al proprio domicilio, nel solco di quanto prevede la nuova strategia regionale di riforma dell’assistenza di prossimità”.

L’utilizzo delle vecchie sedi per la medicina di prossimità è stato reso possibile dall’approvazione in Consiglio regionale, il 19 ottobre 2021, di un emendamento presentato dall’assessore Icardi alla legge regionale che nel 2015 vincolava l’Asl Cn2 a vendere i due presidi in dismissione per restituire il prestito di 25.800.000 euro ottenuto dalla Regione per il completamento dell’ospedale di Verduno. La Regione ha così rinunciato al credito e l’Asl Cn2 non ha più dovuto vendere gli immobili, dando il via libera alla loro riqualificazione.

Borgomanero

La Giunta regionale ha approvato il documento programmatico finalizzato alla sottoscrizione con il Ministero della Salute del nuovo accordo per il riordino e l’adeguamento normativo del presidio ospedaliero di Borgomanero. Un intervento da 26,5 milioni di euro interamente finanziato con risorse a fondo perduto (ex articolo 20).

“Questo intervento - sostiene il presidente Alberto Cirio - conferma il nostro impegno per potenziare la rete sanitaria del Piemonte con l’obiettivo di offrire sempre maggiore qualità di assistenza e cura”.

“Realizziamo un intervento molto importante per la sanità del territorio - aggiunge l’assessore Icardi - riqualificando l’ospedale non solo in funzione della normativa antisismica, ma anche e soprattutto per renderlo sempre più attrattivo e rispondente alle necessità di cure dell’alta e media provincia di Novara. Il potenziamento delle strutture sotto il profilo edilizio e tecnologico di ultima generazione è un obiettivo imprescindibile per assicurare le migliori condizioni di assistenza ospedaliera, insieme alla valorizzazione delle potenzialità professionali di chi vi opera”.

L’intervento consiste nella realizzazione di un nuovo padiglione di circa 8.000 mq in semi-aderenza a quello tramite l’attuale Torre dei servizi. Il progetto prevede: al piano seminterrato nuova area ambulatoriale e area distribuzione diretta dei farmaci; al piano rialzato Unità di terapia intensiva cardiologica con locali accessori a completamento dell’area di emergenza e ambulatoriale della Cardiologia; al piano primo Day Surgery/ambulatoriale centralizzato con saletta piccoli interventi a servizio del Dipartimento Chirurgico; al piano secondo nuova area di degenza con modulo autonomo per specialità medica; al piano terzo nuova area di degenza in prossimità dell’esistente; al piano quarto nuova area di degenza Chirurgia con modulo autonomo di 18 posti letto spostati dall’attuale posizione al nuovo padiglione; al piano quinto nuova Dialisi; al piano sesto area di ampliamento della struttura complessa di Oculistica.

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