Accordo sul nuovo ospedale di Torino nord-ovest

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Sarà il piazzale sterrato delimitato da corso Regina Margherita, corso Lecce e corso Appio Claudio l’area dove Regione Piemonte e Comune di Torino hanno condiviso di localizzare il nuovo ospedale della zona nord-ovest della città.

I due enti hanno poi individuato un percorso che porterà entro la fine di marzo alla firma di un protocollo di intesa che conterrà un preciso cronoprogramma: avvio già ad aprile della gara per l'individuazione del soggetto a cui affidare entro settembre la progettazione, che dovrà essere predisposta entro la primavera del 2024.

Queste decisioni sono state assunte durante la riunione del tavolo tecnico-politico svoltasi nel grattacielo della Regione alla quale hanno partecipato il presidente Alberto Cirio, l'assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi, il sindaco Stefano Lo Russo, gli assessori al Welfare Jacopo Rosatelli e all'Urbanistica Paolo Mazzoleni e il direttore dell'Asl Città di Torino Carlo Picco.

L’analisi comparativa in base a dati oggettivi tra le diverse ipotesi di localizzazione ha portato ad escludere le aree dell'ex ThyssenKrupp, che oltre ad essere proprietà di un privato presenta gravi problemi di compatibilità ambientale a causa della precedente vocazione industriale ed un elevato rischio idrogeologico evidenziato anche dai tecnici dell'Aipo, e dell'ex Macello in via Traves, che non rispetta i parametri di sicurezza sanitaria legati ai tempi di intervento del 118 in quanto poco baricentrica rispetto all'area di riferimento del futuro ospedale (quello del Maria Vittoria è il pronto soccorso che registra il maggior numero di accessi a Torino e la localizzazione del nuovo ospedale deve quindi rispettare l'attuale bacino di utenza).

Per quanto riguarda il sito prescelto, la soluzione tecnica per le fasce di rispetto acustico individuata dal Comune consente di contenere lo spazio nella zona sterrata attualmente usata per le giostre, senza toccare il parco adiacente della Pellerina, che per Comune e Regione non va coinvolto. A questo proposito, l'Asl ha sottolineato che, a conclusione dei lavori, il saldo delle aree verdi sarà positivo rispetto alla situazione attuale.

Il nuovo ospedale, oltre a superare le difficoltà sanitarie rappresentate dalla vetustà delle attuali strutture Maria Vittoria e Amedeo di Savoia, rappresenterà un vantaggio anche in termini ambientali e di consumo energetico. Non solo con il risparmio in bolletta, garantito dall'efficienza della nuova infrastruttura, ma soprattutto per le minori emissioni di anidride carbonica, con effetti positivi sulla qualità dell'aria il cui miglioramento è una delle priorità delle due amministrazioni.

L’Amedeo di Savoia sarà interessato da un progetto di recupero e il Maria Vittoria conserverà la vocazione socio-sanitaria.

“Abbiamo definito un percorso chiaro e con un cronoprogramma preciso che supera le criticità e getta le basi per la costruzione di un’altra opera sanitaria strategica a servizio dei cittadini. E come tutte le scelte importanti, anche questa la facciamo lavorando insieme”, ha commentato Cirio, mentre Icardi ha precisato che “la soluzione per le fasce di rispetto acustico soddisfa soddisfa pienamente le esigenze sanitarie e consente di ricavare il maggiore spazio necessario all'interno dell'area individuata come la più idonea”.

Il sindaco Lo Russo si è detto “soddisfatto del recepimento delle osservazioni e del superamento delle criticità che abbiamo posto e degli indubbi benefici ambientali che deriveranno dalla realizzazione del nuovo ospedale. La salute dei torinesi è un bene prioritario e l'offerta di qualità del sistema pubblico è condizione strategica per la nostra Città. Il nuovo ospedale darà in questo quadro un contributo fondamentale”.

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