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Una scommessa vinta la prima edizione all'aperto di Terra Madre Salone del Gusto

"La straordinaria partecipazione dei cittadini a Terra Madre Salone del Gusto in questa prima edizione all’aperto, la qualità delle produzioni nei diversi stand, il favore con cui questa iniziativa è stata accolta anche sui media ci fanno parlare di una scommessa vinta, cui la Regione Piemonte è orgogliosa di aver partecipato. Ai cittadini sono stati proposti prodotti, realtà, situazioni sociali che normalmente non sono conosciuti; e una grande presenza, unica al mondo, delle Comunità di contadini, un messaggio politico molto forte per il futuro del pianeta. L’attenzione alla biodiversità e alla qualità del cibo è sempre più un patrimonio comune e riconosciuto. Di tutto questo Slow Food ha grande merito, con le nostre azioni e scelte proviamo a confermare e rilanciare questa ricchezza del nostro agroalimentare": lo hanno dichiarato il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, e l'assessore regionale all'Agricoltura, Giorgio Ferrero, nel giorno di chiusura della manifestazione.

La scommessa di Terra Madre Salone del Gusto 2016 per Slow Food era principalmente politica, culturale, sociale: affermare che il buono, pulito e giusto è un diritto di tutti e tutti devono poter dunque essere partecipi. Condividere un forte messaggio anche attraverso la forza mediatica dell’evento, per raggiungere milioni di persone nel mondo: questo è voler bene alla terra! L’edizione 2016 è una pietra miliare, come il 1998, quando ha esordito il Mercato e c’è stato un boom di visitatori al Lingotto, come il 2004, quando è nata Terra Madre. Come in tutti i numeri zero, ovviamente, c’è tanto da riflettere per il futuro

Tantissime le persone che hanno passeggiato nei luoghi dell’evento, incuriosite dai prodotti dei molti espositori italiani e stranieri e affascinate dalle storie dei 7000 delegati di Terra Madre arrivati da ogni parte del mondo e tante sono state le persone che si sono confrontate e hanno condiviso momenti importanti. Più di 1600 gli incontri B2B nello spazio Food Mood in piazzale Valdo Fusi: la nuova formula in città limitava gli spazi professionali nel Mercato ma l’accostamento con la novità di Food Mood ha ampiamente coperto questa esigenza delle aziende espositrici. Altro obiettivo pienamente raggiunto dalla manifestazione è stata la possibilità data ai visitatori, agli stessi espositori, ai giornalisti e ai delegati di scoprire la città, con i suoi palazzi, i musei e il bellissimo centro storico.

Tra spettacoli teatrali e giochi per capire cos’è la biodiversità, oltre 1800 bambini e genitori hanno partecipato alle attività di Slow Food Educazione al Borgo medievale, insieme a 50 classi delle scuole. Esauriti i posti agli appuntamenti su prenotazione (circa il 60% dall’estero), dai Laboratori del Gusto a quelli di Mixology, dalla Scuola di Cucina alle cene in città, tutti organizzati in alcuni tra i luoghi più caratteristici di Torino, da Palazzo Reale al Circolo dei Lettori. Presi d’assalto la Via del Gelato e del Miele, i Food Truck e l’Enoteca in Piazzetta Reale, per non parlare delle Cucine di strada e di BirraMurazzi, trasformatesi naturalmente nel punto di incontro di torinesi e non solo.

"Il vero lavoro comincia adesso - sottolinea Daniele Buttignol, direttore generale di Slow Food Italia - Questa edizione numero zero è una scommessa fatta due anni fa a cui pochissimi credevano. Ora siamo felici di raccogliere i commenti positivi e i complimenti ma sappiamo, dal backstage, che c’è tanto da fare per l’edizione 2018. Ci sono già alcuni punti fondamentali da risolvere, prima fra tutti la sostenibilità economica dell’evento, a cui segue un ragionamento sui luoghi e gli aspetti organizzativi quali la logistica. Sempre avendo come stella polare la missione politica, sociale e culturale per cui Terra Madre Salone del Gusto esiste".

Author Donatella Actis Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.