Il Comitato consultivo per la viticoltura, riunitosi il 12 settembre, ha esaminato il progetto di modifica della denominazione Piemonte doc, aggiungendo il nome Nebbiolo, presentato dal Consorzio Barbera d'Asti e vini del Monferrato e contro il quale si era espresso nelle settimane scorse il Consorzio Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Dogliani.

Come ha dichiarato l'assessore regionale all'Agricoltura, Giorgio Ferrero, "è emersa la volontà comune di approfondire soluzioni alternative che riconoscano le specifiche identità territoriali. Il lavoro cominciato, anche grazie alla struttura regionale, darà di sicuro ottimi risultati".

Il Comitato ha inoltre approvato l'indicazione di tre diversi livelli per l'Asti docg: per la versione dry in secco, demisec ed extrasec.