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Incontro con il commissario europeo all’Agricoltura

Il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, in qualità di presidente dell’Arev (l’associazione delle regioni europee viticole) ha incontrato il 29 giugno a Bruxelles il commissario europeo all’Agricoltura, Phil Hogan. Nella delegazione era presente anche l’assessore regionale all’Agricoltura, Giorgio Ferrero.

“Abbiamo avuto rassicurazioni sulla impossibilità di utilizzare sui vini da tavola i nomi dei vitigni - ha riassunto Chiamparino - e ci è stata garantita una ferma posizione sul Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti a difesa dei nostri prodotti a denominazione di origine, insieme ad un impegno sulla semplificazione degli adempimenti burocratici per le imprese agricole. La decisione assunta al termine di costruire momenti di dialogo e di confronto non occasionali tra Arev e Commissione europea dimostra l’importanza delle nostre proposte e permette al Piemonte di giocare un ruolo importante nella costruzione della politica agricola europea”.

La discussione si è incentrata sul dossier sulla semplificazione viticola preparato dalla Commissione europea e sulle proposte dell’Arev a tutela della produzione europea di qualità. “Non siamo contro la liberalizzazione del mercato del vino - ha sostenuto Chiamparino - ma siamo per un mercato trasparente, in cui la qualità venga garantita attraverso le denominazioni di origine, a tutela dei territori e delle loro produzione. I consumatori hanno diritto di conoscere non solo il nome del vitigno, ma anche il luogo di produzione perché è evidente che una barbera di Asti o di Alba non può essere confusa con una barbera californiana. Solo un mercato trasparente è davvero libero, perché ognuno potrà scegliere sapendo davvero cosa compra”.

Il tema della denominazione di origine e della tracciatura in etichetta è stato proposto anche per altri prodotti. L’assessore Ferrero ha sottolineato che “il luogo di origine del prodotto deve essere indicato in etichetta. Questo deve valere per il vino, ma anche per il latte, il riso, la carne, i formaggi. Al termine dell’incontro abbiamo approfondito in particolare il tema dell’etichettatura di origine sul riso e quella sul latte e suoi trasformati, su cui è prevista una imminente decisione della Commissione”.

A Phil Hogan è stato chiesta anche l’attenzione della Commissione europea sulla viticoltura a forte pendenza, quella di montagna e di collina, come è il caso del moscato prodotto sui 360 ettari in forte pendenza in Piemonte, il Surì, a tutela anche di un territorio che senza queste coltivazioni vedrebbe crescere a dismisura il rischio idrogeologico.

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.