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Raddoppiati i controlli sul riso biologico

Il riso biologico è una prospettiva importante per la risicoltura piemontese, una possibilità in più sul mercato globale. Per la Regione metterà in campo tutte le azioni possibili per sostenerlo e valorizzarlo.

E' quanto ha dichiarato l'assessore regionale all'Agricoltura nell'intervento svolto il 16 giugno a Vercelli durante l'incontro “La filiera del riso biologico”, durante il quale ha aggiunto che il Piemonte si sta battendo per fermare il falso biologico: per impedire che qualcuno vanifichi l'immagine del riso biologico e suoi produttori piemontesi sono stati raddoppiati (o quadruplicati, secondo gli enti cui si fa riferimento) i controlli. Lo si deve ai cittadini e al loro diritto a non essere truffati, e ai produttori corretti, che non possono dover sopportare la concorrenza sleale".

L'assessore ha inoltre sostenuto che non è vero che la Regione ha sospeso unilateralmente i finanziamenti del programma sperimentale per la lotta al brusone, grave patologia del riso, la peggiore a livello mondiale. Il programma, come in passato, sarebbe stato finanziato anche nel 2016 se ci fosse stata la volontà della Provincia di Vercelli di presentare entro il 2015, anno in cui l'ente era nella pienezza delle sue funzioni, un progetto definitivo. Così non è stato, nonostante dirette e ripetute sollecitazioni da parte degli uffici regionali. Solo per questo motivo nella sperimentazione regionale finanziata nel dicembre 2015 il brusone non è stato inserito. Rimane la disponibilità a riprendere in un futuro prossimo il monitoraggio, in linea con le politiche ambientali e di riduzione dei fitofarmaci che si stanno perseguendo.

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.