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Meno prodotti fitosanitari nelle aree risicole

Utilizzare i prodotti fitosanitari in agricoltura in maniera sostenibile: è quanto prevede il protocollo d’Intesa per la riduzione dell’uso di tali sostanze in area risicola approvato dalla Giunta regionale del Piemonte. Una misura che si inserisce nell’ambito di un “pacchetto” coordinato in maniera congiunta da diverse strutture.

Il protocollo che si andrà a sottoscrivere è stato preparato in modo collegiale dai lavori della “Commissione riso” e da un’apposita tavola rotonda “aperta” svoltasi a Torino il 15 gennaio scorso. Si contemplano gli impegni che i singoli enti pubblici e privati intendono attuare per contribuire al raggiungimento degli obiettivi ambientali del Piano di gestione del distretto idrografico del fiume Po attraverso l’implementazione del Piano d’azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari in area a vocazione risicola, assicurando nel contempo la coerenza delle misure del Programma di sviluppo rurale, con particolare attenzione agli obiettivi del protocollo d’intesa e alla normativa ambientale sulle acque. La Commissione ha così individuato una serie di misure obbligatorie e di raccomandazioni che riguardano la limitazione d’uso di alcuni prodotti e puntuali indicazioni per l’applicazione di appropriate gestioni agronomiche, in quanto l’attuazione delle misure di limitazione è da prevedere nell’ambito di un approccio integrato che contempla altresì il corretto uso delle irroratrici, l’adozione di tecniche integrate, la pianificazione della difesa e la prevenzione delle resistenze.

Già nel febbraio scorso erano state approvate misure di riduzione di alcune sostanze specifiche, che in base ai monitoraggi ambientali effettuati per la redazione del Piano di gestione del bacino del Po, sono alla base di un inquinamento diffuso di origine agricola, in particolare nei corpi idrici ricadenti nell’area a vocazione risicola.

Al protocollo d’intesa aderiscono, con Regione Piemonte ed Arpa, gli stakeholders delle categorie economico-produttive interessate, l’Autorità di bacino del fiume Po, l’Università di Torino, l’Ente nazionale risi. Il Piano di azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari e il Piano di gestione del bacino del Po, che derivano entrambi da due direttive europee sui prodotti fitosanitari e sulle acque, prevedono che le misure di riduzione delle pressioni sull’ambiente avvengano attraverso il coinvolgimento degli attori che conducono le attività sul territorio.

 

Author Pasquale De Vita Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.