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Terra Madre Salone del Gusto 2016 esce allo scoperto

A vent’anni esatti dalla prima edizione del Salone del Gusto, viene abbandonato il tradizionale format fieristico e inaugurata una formula originale, nella quale si riflette anche il piccolo cambiamento di nome della manifestazione che diventa Terra Madre Salone del Gusto con Terra Madre che emerge in primo piano, proprio per indicare una nuova rotta.

A Milano e nel pomeriggio nella sede della Cavallerizza di Torino, il 17 maggio è stata presentata la prossima edizione della manifestazione organizzata da Slow Food, Regione Piemonte e Città di Torino dal 22 al 26 settembre, che sperimenterà un formato inedito, dispiegandosi in vari luoghi della città. Leggi il programma

“Uscire allo scoperto” per questa importante kermesse significa entrare nel tessuto sociale di Torino, che simbolicamente rappresenta qualsiasi realtà urbana del mondo, aprirsi a nuove platee, nuovi linguaggi, sperimentando collaborazioni nuove con le numerose realtà culturali torinesi, con il mondo dell’arte, della letteratura, del cinema.

Il tema della prossima edizione dell’evento, Voler bene alla terra, come ha sottolineato il presidente di Slow Food Carlo Petrini in conferenza stampa, richiama l’esigenza di assumere in prima persona, nella quotidianità, il compito di prendersi cura della nostra casa comune e ciascuno di noi può farlo scegliendo il proprio cibo, assumendo consapevolezza di quanto l’alimentazione incida sulla qualità della vita, sull’ambiente, sulla società. Abbiamo tutti diritto a un cibo buono, pulito e giusto, ma abbiamo anche il dovere di adoperarci per esercitare questo diritto.

Terra Madre Salone del Gusto storicamente costituisce il momento in cui Slow Food, con il contributo della Regione Piemonte e della Città di Torino, presenta il proprio lavoro di tutti i giorni, portando alla ribalta, a contatto col grande pubblico, tutti i progetti che vedono impegnata l’associazione : dalle attività sul fronte dell’educazione, dalle iniziative per la salvaguardia della biodiversità, alle collaborazioni con soggetti istituzionali, associativi e imprenditoriali.

Con questa nuova formula per cinque giorni il capoluogo piemontese sentirà ancora più sua questa manifestazione, ormai da tempo uno degli eventi più qualificanti tra le proposte culturali e turistiche del territorio andando a interagire, a partire da questa edizione e negli anni a venire, con quante più realtà possibili, incluse le periferie e quanti operano nel sociale. A questo proposito l'assessore regionale alla Cultura e al Turismo ha sostenuto che la decisione di un salone diffuso in città rinforza la supremazia dell'aspetto culturale dei temi legati al cibo rispetto a quello commerciale e che è proprio su questo asse che il Piemonte sta costruendo, proprio grazie all'impegno di Slow Food, la sua leadership nel turismo legato alla qualità e alla biodiversità.

Anche la realtà degli orti scolastici di Slow Food conta ormai su migliaia di esperienze: in Africa gli orti sono più di 3 mila e impegnano già 50 mila persone. Ci sono orti scolastici che sfamano più di mille bambini ogni giorno e questo è ciò che la rete di Terra Madre vuole favorire.

 

Author Donatella Actis Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.