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Il successo di TerraMadre Salone del Gusto 2018

Si è chiusa con successo la 12a. edizione di TerraMadre Salone del Gusto, che nei padiglioni di Lingotto Fiere ha riunito 7000 delegati da 150 Paesi, che con le loro storie, tradizioni e prodotti hanno animato i padiglioni e ottenuto la visita di 220.000 persone, come nel 2014.

Per la Regione Piemonte - ha dichiarato l’assessore all’Agricoltura, Giorgio Ferrero, durante la conferenza stampa finale - anche questa edizione è stata motivo di grande soddisfazione e orgoglio. Ancora una volta la capacità di far rete nell’accoglienza ha avuto conferme importanti, e questo anche grazie a quel sigillo di garanzia rappresentato da Slow Food. La soddisfazione è anche per aver messo al centro del dibattito temi fondamentali per il futuro del pianeta: l'uso del suolo, dell’acqua e dell'aria, i cambiamenti climatici, la necessità di vedere il cibo non tanto come un insieme di elementi chimici, quanto come cultura, occasione di crescita e libertà di tutti, come garanzia di buona salute per tutti”.

Su questi temi la Regione, durante i cinque giorni della manifestazione, ha profuso un grande impegno, concretizzatosi con iniziative e convegni di varia natura.

Carlo Petrini, presidente di Slow Food, ha posto l’accento sul fatto che “è giunta l’ora di cambiare il passo, di dare il via a una mobilitazione dal basso che diventi elemento attivo e sia recepita dalla politica e dalla società civile. Dobbiamo partire dalle scelte quotidiane, che se realizzate da una moltitudine di persone in ogni angolo del mondo, si trasformano nel vero cambiamento. Ventidue anni fa, quando abbiamo iniziato questa avventura, non immaginavamo che le scelte che operiamo in questo contesto avrebbero potuto avere una rilevanza politica e internazionale, e questo carica l’avvenimento torinese di responsabilità”.

Oltre ad aver permesso di registrare il tutto esaurito per i forum e le conferenze, il pubblico si è confrontato con i delegati di Terra Madre su temi come allevamento, cambiamento climatico, cibi naturali e il futuro delle api. Importante il dialogo, che ha permesso scambi straordinari tra culture diverse, in cui popolazioni geograficamente lontanissime prendono spunto le une dalle altre per trovare soluzioni a problemi molto simili.
E prima che calasse il sipario è stato dato inizio alla campagna Food for Change, che si concentra sulla relazione tra cibo e cambiamento climatico e con la quale Slow Food chiama a raccolta la rete globale per invitare tutti a riflettere e modificare anche di poco quelle abitudini che sommate hanno un pesante impatto negativo sul pianeta.

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.